ESCLUSIVA SN - Novellino: "Rivedo in Mihajlovic ciò che ho fatto io alla Samp. Partita per Flachi iniziativa bellissima, per me è come un figlio"

11.11.2014 12:20 di  Rudy Maccherozzi  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Novellino: "Rivedo in Mihajlovic ciò che ho fatto io alla Samp. Partita per Flachi iniziativa bellissima, per me è come un figlio"
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© foto di Federico De Luca

E’ attualmente alla guida del Modena, e i tifosi blucerchiati non potranno mai dimenticare le cinque stagioni sulla panchina della Sampdoria, con la quale ha raggiunto la promozione in Serie A seguita da altre stagioni a buonissimi livelli. Si tratta di Walter Alfredo Novellino, che abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva.

Mister, sono passati diversi anni dalla sua esperienza in blucerchiato, ma i successi ottenuti e le sue straordinarie qualità umane sono così vive tra i tifosi blucerchiati che resta uno degli allenatori più amati di sempre.
“Sono orgoglioso di quello che la gente pensa. Penso di aver dato tutto quello che avevo, perchè è una maglia molto importante, che per me ha tuttora un grande significato. Rivedo in me un po’ il Mihajlovic della situazione: la voglia e la determinazione. Rivedo in lui oggi ciò che ho fatto io ai miei tempi alla Sampdoria”.

La Sampdoria sta volando. In un anno Sinisa Mihajlovic ha trasformato una squadra timorosa in una formazione ricca di personalità, capace di giocarsela a viso aperto con chiunque. Da collega che idea si è fatto del suo lavoro e su cosa ha lavorato secondo Lei per trasformare la Sampdoria.
“Caratterialmente Mihajlovic è forte e tosto, come piace a me. L’esperienza con la Nazionale serba è servita tantissimo. Ad una persona che conosce il calcio, ed ha vissuto in questo ambiente, basta poco. Anche l’esperienza in panchina insieme a Mancini, ed in generale tutte le sue esperienze, gli sono servite molto. Ha trasformato una squadra timida e paurosa, che lottava per non retrocedere, e che ora lotta per qualcosa di importante”.

Una sconfitta in 11 gare, quarto posto con 20 punti, Ferraris imbattuto. Dove può arrivare questa Sampdoria?
“E’ una squadra che ha giocatori che il mister conosce, come Eder, Gabbiadini e Okaka. In particolare Okaka mi ha impressionato, fa un grandissimo lavoro. Obiang è tornato ad essere quello che piace a me; la difesa è a posto. L’allenatore ha inciso molto”.

Soriano convocato in nazionale, Obiang ritrovato, Okaka mai su questi livelli in Serie A, Gabbiadini conferma talento e duttilità tattica: la Sampdoria è in primis la compagine dei giovani talenti.
“Sì, e credo che abbia inciso molto la capacità dell’allenatore a mettere tutti nei propri ruoli. Non dimentichiamo che questi sono ragazzi, prima che arrivasse Mihajlovic, che lottavano per non retrocedere”.

Dal 2002 Angelo Palombo è in blucerchiato. Ha vissuto un momento difficile in concomitanza con la retrocessione, ma ha voluto riconquistare il posto indossando la maglia che ama. Alla fine ha vinto, ed è tuttora un elemento indispensabile. Quanto è orgoglioso di quel ragazzo che nel 2002 lanciò subito titolare e non tolse più? “Non avevo dubbi. Io non guardavo i nomi, ho preso Palombo in un momento che era fuori da tutto. Sono orgoglioso anche di averlo portato in nazionale. Lui e Flachi erano straordinari, Francesco era un po’ l’Okaka di adesso, un trascinatore. Palombo è arrivato in silenzio, è riuscito a conquistare la Nazionale e successivamente ha avuto un periodaccio difficile, ma caratterialmente è un ragazzo a posto. Mihajlovic ha messo le cose a posto, ognuno nei propri ruoli”.

Nenad Sakic vice di Sinisa Mihajlovic, Ciccio Pedone allenatore delle giovanili. Flachi, Bazzani e Conte sono nostri opinionisti. Tanti suoi ex giocatori sono rimasti nel mondo blucerchiato: la sua Sampdoria era davvero un bel gruppo. “Un bel gruppo, formato da uomini veri, tra cui Sakic a cui mando un grosso abbraccio…e la fase difensiva la fa alla grande perchè l’ha imparata da me! Mihajlovic ha una gran brava persona accanto”.

A proposito, contro la Fiorentina ha realizzato sotto la Sud il primo goal in Serie A un giovane che Lei conosce bene, un ragazzo cresciuto tantissimo a Modena. Sotto la sua guida, in quali punti di vista Luca Rizzo è cresciuto e quali sono i suoi punti di forza? In Serie A, quali ulteriori margini di miglioramento ha? “Mi meraviglio che ancora non sia titolare. Sono felicissimo che Mihajlovic lo faccia giocare interno di centrocampo, che è il suo ruolo. Con me ha fatto l’interno, il difensore…ha giocato dappertutto. Avevo un direttore sportivo che diceva che Luca non avrebbe fatto nulla, e invece ha giocato titolare in Serie A. E’ un giocatore che sotto Mihajlovic potrà crescere ancora molto”.

A Modena quest’anno può contare su altri due giovani promesse in orbita blucerchiata. Beltrame, sfortunato con due espulsioni che non gli hanno fatto trovare continuità, e Martinelli. Ci può descrivere le loro caratteristiche? Cosa si aspetta da loro? “Da Beltrame mi aspetto molto. Ha avuto molte possibilità, e credo abbia solamente bisogno di qualcosina in più a livello caratteriale. Martinelli si è ripreso da un grosso infortunio, ed è un giocatore che mi piace molto; ha già giocato titolare contro il Bologna, ma sono convinto che farà grandi cose perchè è un tattico, ed è molto bravo. Sono due buoni acquisti che possono far crescere il Modena”.



Da anni abbiamo avuto la fortuna di intervistarla in più occasioni. Sa che da qualche mese Sampdorianews.net ha lanciato l’iniziativa “Una rovesciata con Francesco”, la petizione dei tifosi dedicata all’organizzazione della partita di addio al calcio per Francesco Flachi. Come giudica la nostra iniziativa per il terzo marcatore di sempre della storia blucerchiata e uno dei pochi giocatori che con i fatti ha dimostrato di amare la maglia sampdoriana?
“Credo che nella vita ci sia il perdono per tutti. Francesco ha commesso degli errori, ma adesso sta conducendo una vita straordinaria con la famiglia. A tutti è stata data una possibilità, addirittura c’è gente che fa del male alle persone, và in galera ed esce dopo due anni. Francesco non ha mai fatto male a nessuno; ha avuto delle difficoltà, ma le ha superate anche grazie alla vicinanza dei tifosi della Samp e degli amici come me, Bazzani, Palombo e tanti altri. Penso che possa capitare che le persone commettano degli sbagli, ma sono persone vere, con qualche fragilità; e vanno aiutate. Questa squalifica a vita penso sia un fatto ingiusto; e vorrei tanto che chiedesse la grazia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è una persona che capisce coloro che hanno avuto delle difficoltà. In questo modo Francesco avrebbe la possibilità di svolgere un lavoro nel calcio, magari per aiutare i bambini a giocare. La vostra iniziativa è bellissima e sono convinto che ci sarebbe tanta gente. Sono convinto che, grazie a voi, qualcosa possa arrivare a chi di dovere”.

Il vostro rapporto. Anche a distanza di anni Francesco non perde mai occasione per complimentarsi con Lei per le qualità umane e professionali. La considera tra i tecnici più importanti della sua carriera. “Francesco per me è come un figlio. Abbiamo anche discusso, proprio come capita quando si ha un figlio, che si cerca di aiutarlo, ma spesso non è d’accordo con il papà. Lui mi ha dato tantissimo, ed io spero di aiutarlo e dargli ancora qualcosa”.

Dopo la promozione Bazzani, Marazzina, Colombo, Yanagisawa…la concorrenza non mancava. Nonostante la varicella Francesco lavorò sodo per riconquistarsi il posto e ringraziare il pubblico che lo acclamò alla presentazione chiedendogli di restare. In quel momento il vostro rapporto si consolidò definitivamente.
“Sì. Francesco si arrabbiava ogni volta che lo sostituivo, e poi veniva ad abbracciarmi. Non dimentico quello che ha fatto per me, e se potrò lo farò diventare un mio aiutante in campo”.

Nella storia dei fantasisti italiani Francesco Flachi che ruolo ha ricoperto? A chi assomigliava? Chi le ricorda?
“Mi ricorda Recoba, per le sue qualità tecniche, la velocità, ed anche le qualità umane. Francesco ha ottenuto molto meno di quanto meritasse…come Recoba”.

Nemmeno nei momenti più bui extracalcistici l’ha mai lasciato solo e Francesco non l’ha mai dimenticato.
“Assolutamente. So cos’è la vita, so che le persone vanno aiutate seriamente, anche con le sgridate. Nel periodo buio sono stati fondamentali la famiglia, le persone più care e gli amici. Gli sono stati tutti vicini”.

Lo sa mister che se organizzassimo la partita Lei non potrà proprio mancare…Francesco e tutti quanti noi l’aspetteremmo a braccia aperte. “Non mancherò sicuramente!”.

Tutti i tifosi blucerchiati possono aderire alla petizione inviando il proprio nome e cognome al nostro indirizzo mail redazione@sampdorianews.net   con l'oggetto “Una rovesciata con Francesco”, o contattarci, indicando nome e cognome, tramite i nostri profili Facebook  https://www.facebook.com/Sampdorianews.net    e Twitter https://twitter.com/TMWSampdoria  con l'hashtag #unarovesciataconFrancesco che restano a vostra completa disposizione. Sarà nostra cura tenervi aggiornati online sul numero di adesioni ricevute.

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