ESCLUSIVA SN - Nosotti: "Milan-Samp è la partita di Miha e Montella. La Samp può giocarsela per l'Europa"

25.11.2015 18:08 di  Paolo Paolillo   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Nosotti: "Milan-Samp è la partita di Miha e Montella. La Samp può giocarsela per l'Europa"
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© foto di Federico De Luca

A caccia di certezze. Se fosse un film, Milan-Sampdoria di sabato sera a San Siro, potrebbe avere questo titolo. Entrambe le formazioni sono reduci da sconfitte non clamorose nella misura – entrambe per 0-1 – quanto nei contenuti, contro, rispettivamente, Juventus e Udinese.

Entrambe le squadre attraversano un momento delicato, anche se l'arrivo di Montella sembra aver mitigato la pressione che iniziava a crearsi sulla squadra, cosa con la quale Mihajlovic, invece, convive dal momento del suo arrivo a Milano. Il match di sabato, dunque, proporrà due squadre che studiano da grandi ma che stentano ancora a spiccare il volo.
Per analizzare e commentare meglio la partita, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva il noto giornalista di Sky Sport Marco Nosotti, fine conoscitore delle vicende rossonere.

Partiamo da Montella e Mihajlovic: un passato in comune, sia come calciatori che come allenatori, e tre città nel destino – Catania, Firenze e Genova – con la Samp da comune denominatore: è anche la loro partita?
"Sì. Per questo loro rincorrersi, sì. Catania, ad esempio, è stata per entrambi il trampolino di lancio. Ricordo anche quando, a Bologna, Sinisa allenava i rossoblù e tenne a battesimo l’esordio in panchina di Montella con la Roma. La partita è la loro perché è un’occasione per entrambi. Montella ha sempre fatto bene contro il Milan e ha esordito con una sconfitta, quindi avrà molta voglia di rifarsi, mentre Sinisa ci tiene molto a fare bene, per il momento che sta attraversando. E poi su quella panchina (del Milan, ndr) poteva esserci Montella".

Il gioco delle due squadre è differente: un allenatore predilige il possesso di palla, specialmente nella metà campo della squadra avversaria, l’altra è una squadra che si basa su verticalizzazioni e grande ritmo nelle ripartenze: quale può essere – secondo lei – l’arma tattica in più da una parte o dall’altra?
"A livello generale, il Milan cerca soluzioni a centrocampo, quelli automatismi in grado di imbeccare le punte. Tieni conto che Bacca è un gran finalizzatore e i rossoneri sono la squadra che tira meno in porta ma ha la più alta percentuale di realizzazione su tiri in porta. La chiave, secondo me, può essere quella di avvicinare Bonaventura alle punte, perché è un giocatore che sa fare tutto, specie servire assist, senza dimenticare che il recupero di Bertolacci, giocatore di grande qualità, può essere un fattore, con Montolivo in regia e Kucka più largo. Davanti credo che Mihajlovic sia orientato a schierare il tridente, che gli dà più certezze in questo momento".

La Sampdoria arriva a questa partita con un cambio di allenatore, un gran potenziale - a detta di tutti - ma, soprattutto, una scarsa verve in trasferta, coincisa con due soli punti dall’inizio del campionato. San Siro, il Milan, possono essere la chiave di volta per invertire questo trend?
"Per la Samp c’è un problema. Il Milan è una squadra che difende basso per poi ripartire. Così facendo leverebbe gli spazi necessari ai blucerchiati per sfruttare la tecnica e la velocità di Muriel ed Eder. Il Milan, però, cercherà di fare la partita, credo, per togliersi un po’ di pressione da dosso.  La soluzione, per me, è che la Samp tenti di recuperare palla a centrocampo per innescare la velocità delle due punte. La platea di San Siro può essere uno stimolo per fare bene".

Il Milan, dal canto suo, sembra aver intrapreso un percorso di crescita, pur costellato di problemi, sotto la guida di Mihajlovic. Secondo lei perché questo Milan non convince tutti? Può essere un problema di qualità della rosa o anche Sinisa ci sta mettendo del suo?
"L’uno e l’altro, nel senso che il mister deve fare i conti con i giocatori che ha. Per esempio, non ha praticamente mai avuto al 100% Bertolacci, giocatore di grande qualità, a lungo infortunato. Altri infortuni hanno colpito la squadra. È una crescita a strappi ma le crescite sono così. Sinisa non vuole fare danni e sta cercando una soluzione. Vero è che l’amore e il feeling con il presidente è un pochino scemato ma non dimentichiamo che se il serbo dovesse fare 12 punti da qui alla fine del girone d’andata, farebbe meglio di Allegri, ultimo ad aver “girato” a quota 30 punti. I meriti di Mihajlovic sono quelli di aver preso delle decisioni in maniera non aprioristica (vedi Donnarumma – che sta reggendo – e la soluzione della coppia centrale giovane Romagnoli-Ely, poi saggiamente tramutata in Romagnoli-Alex) e quella di avere una forte empatia con la squadra. Il vero problema è che il Milan deve capire che squadra vuol essere. Le idee ci sono, ancora fatica, però, quando si alza l’asticella".

Spostiamoci sui singoli: Roberto Soriano è stato più volte accostato al club rossonero durante le ultime sessioni di mercato: secondo lei è quello il tipo di giocatore che potrebbe far fare il salto di qualità al Milan?
"Io penso che poteva essere il trequartista moderno da prendere in estate e che manca a questa squadra. In Nazionale è molto apprezzato e sicuramente andrà agli Europei. Ha corsa, intelligenza tattica, fisicità. Sa andare dentro, pressa forte l’uscita della palla, grande corsa senza palla e ha grande intensità".

Lei che segue anche la Nazionale, ci può dare un suo giudizio su Eder. Può diventare il punto di riferimento offensivo per gli Europei di Francia?
"Eder è un punto di riferimento della Nazionale. L’attacco titolare – al momento – è formato da  Eder e Pellè. Da lì si costruisce la fase offensiva, in questo 4-4-2 offensivo di Conte. Il ct lo stima, al di là della fase offensiva perché, oltre che vedere la porta e possedere un’ottima tecnica, Eder taglia, corre e fa diagonali difensive all’occorrenza".

Per chiudere, parliamo delle due società, spesso chiacchierate, per motivi diversi. Che idea si è fatto della situazione del Milan e dove possono arrivare rossoneri e Sampdoria in questa Serie A?
"Il Milan è ad un guado: chiudendo questa operazioni di gestione del brand Milan con Mr. Bee – lo ha detto il presidente Berlusconi chiaramente – arriveranno nuovi mezzi per stare a certi livelli. Facendo un passo indietro, secondo me, negli ultimi anni si sono riviste troppe volte le linee guida del mercato e spesso gli obiettivi non sono consoni alla rosa e viceversa, anche perché non sempre i tempi del campo coincidevano con i tempi societari. Per esempio, Romagnoli e Bertolacci sono grandi acquisti e grandi giocatori, ma si devono togliere le etichette e il peso dei soldi che sono stati pagati. Credo, comunque, che il Milan – al momento – possa ambire dal 3° al 6° posto finale. La Sampdoria, di contro, proprio per la conformazione di questo campionato, può giocarsela per l’Europa anche se il suo primo obiettivo, nel breve periodo, è quello di trovare certezze assieme al suo allenatore. Arrivare a fine girone d’andata e vedere dove si trova e capire cosa serve per il gioco del suo allenatore. Anche perché se conosco Vincenzo, è sì pragmatico ma molto ambizioso".

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