ESCLUSIVA SN - Maniero: "Domenica mi aspetto una partita bella da vedere. Samp può puntare all'Europa. Zenga allenatore di qualità"

23.10.2015 11:27 di  Matteo Rosagni   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Maniero: "Domenica mi aspetto una partita bella da vedere. Samp può puntare all'Europa. Zenga allenatore di qualità"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari

Vestì di blucerchiato, compagno di Walter Zenga, nella Stagione 1995/1996, quella successiva si trasferì a Verona: stiamo parlando di Pippo Maniero, doppio ex della della gara che Domenica prossima vedrà sfidarsi Sampdoria e Hellas VeronaSampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistarlo, in vista dell'imminente gara tra marinai della Superba e scaligeri.

Domenica si affronteranno Sampdoria e Verona, squadre dove lei ha militato. Che gara si aspetta possano disputare le due compagini? "Sarà una partita penso bella, perché si affronteranno due squadre a cui piace, specie alla Sampdoria, giocare un buon calcio e lo stanno dimostrando. Forse il Verona è un po' più in difficoltà, ma è reduce da un'annata, quella passata, in cui ha dimostrato di essere una squadra che può fare buon campionato e quindi, secondo me, Domenica ne potrà risultare una bella partita da vedere".

In questo inizio di Campionato la Sampdoria ha dimostrato di essere molto forte in casa, ma assai vacillante in trasferta. Pensa che possano esserci delle motivazioni particolari o è solo frutto del caso e presto sarà competitiva anche lontano dalle mura amiche? "Penso che possa essere solo un caso, nel senso che se una squadra fa bene in casa e fuori no, è spesso un caso. Anche se c'è da dire che la Sampdoria, a Marassi ha sicuramente quella spinta in più che lontano dal Ferraris non ha. Penso comunque che sia solo questione di tempo e di abituarsi anche fuori casa a giocare come tra le mura amiche".

Zenga è dalla scorsa Estate il Mister della Sampdoria. Lei e Walter siete stati per un anno compagni di squadra, proprio in blucerchiato. Cosa ci può raccontare su 'l'uomo ragno'? "E' una grandissima persona, un ragazzo disponibile, come compagno di squadra è di quelli che ti danno una mano quando sei in difficoltà. Quell'anno era uno dei più anziani e cercava sempre di darti dei consigli, di aiutarti quando le cose non andavano bene. Fu anche sfortunato perché si fece male al ginocchio e saltò quasi tutta la stagione. Dal punto di vista umano è sicuramente una grandissima persona e spero per lui che con la Sampdoria possa realizzare quanto di meglio sa fare. Come allenatore blucerchiato, a parte la parentesi europea, ha fatto vedere di avere grande qualità".

Dove pensa che possa arrivare la Sampdoria, in questo Campionato così strano dove al momento squadre molto blasonate stazionano a centro clssifica e altre più piccole stanno vivendo degli ottimi momenti? "Coi giocatori che ha, penso che possa puntare all'Europa. Non ai primi tre posti, però credo abbia le carte in regola per potersi giocare un posto in Europa League. E' una squadra che se la può giocare con tutti, come ha dimostrato in questo inizio di stagione. La difficoltà starà nel saper mantenere questo ruolino di marcia per tutta l'annata, cosa che non sarà facile, anche se, ripeto, ha i giocatori per poterlo fare".

A proposito dei giocatori blucerchiati, ce ne sono alcuni che la hanno impressionato più di altri in questo inizio di campionato? "Sicuamente gli attaccanti, Eder e Muriel, sono giocatori che sanno fare la differenza e lo dimostrano coi fatti. Sono calciatori che penso ogni allenatore vorrebbe avere: bravi tecnicamente, veloci, forti fisicamente e sanno fare gol. Sono giocatori che possono fare la differenza ogni Domenica".

Le tifoserie di Sampdoria e Hellas Verona sono legate da un gemellaggio che dura da più di trent'anni. Lei ha avuto la possibilità di poterle apprezzare entrambe: che ricordi ha delle gradinate blucerchiate e della curva scaligera? "Ricordi positvi! Sono due delle tifoserie più passionali dell'intero panorama italiano: durante la settimana ti lasciano lavorare tranquillo e alla Domenica non ti fanno mai mancare il loro sostegno. Sono due piazze dove un calciatore se vuole esprimere il proprio talento, le proprie caratteristiche, lo può fare al cento per cento perché, ripeto, sono due tifoserie che anche quando le cose non vanno per il verso giusto, durante la settimana ti lasciano abbastanza tranquillo, ti lasciano il tempo di riprendere la strada giusta. La Sampdoria, quando gioca in casa a Marassi, è straordinario: la tifoseria e lo stadio stesso ti danno quel qualcosa in più che altrove magari non si trova. A Verona, pur essendoci la pista di atletica attorno al campo, ci sono talmente tanti tifosi in curva che è come se la pista non ci fosse."

RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.SAMPDORIANEWS.NET