Paio di rinforzi per restare competitivi. Balotelli ad un bivio. Applausi alla tifoseria organizzata

Giornalista Pubblicista. Direttore e ideatore di Sampdorianews.net, fondato 12 novembre 2008. Direttore Responsabile TMW Sampdoria. Collabora con Alfredopedulla.com, Radio19, Primocanale, Radio Sportiva, TMW Magazine, TuttoEntella.com.
16.08.2015 09:07 di  Diego Anelli   vedi letture
Paio di rinforzi per restare competitivi. Balotelli ad un bivio. Applausi alla tifoseria organizzata
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© foto di Antonio Vitiello

Sono diverse le formazioni che a sole due settimane dalla conclusione del mercato si trovano ancora impegnate nella ricerca di adeguati rinforzi all'altezza per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi stagionali. Tra queste rientra sicuramente la Sampdoria, rimasta piuttosto bloccata nell'ultimo mese dopo la definizione della trattativa Zukanovic. Da quel momento in entrata si segnala soltanto l'atteso ritorno di Antonio Cassano, mentre in uscita si sono registrate diverse partenze, tra elementi da tempo destinati ad una nuova collocazione (es. Okaka) e tasselli inspiegabilmente ceduti e già ritenuti fonte di rimpianto, Duncan su tutti.

L'attuale sessione estiva è stata molto più movimentata rispetto alle ultime stagioni nelle quali il mercato italiano doveva fare i conti con un costante e inevitabile immobilismo. Dopo alcuni anni da spettatrice non pagante l'Italia calcistica ha visto accogliere nuovamente campioni di livello europeo, nuovi capitali solitamente stranieri hanno dato linfa alle big nostrane nel tentativo di tornare competitivi tra i top club. Quest'estate pertanto la maggior parte del lavoro è stata già svolta in numerose piazze, alcune formazioni sono ancora alla ricerca di elementi validi in ruoli chiave, altre devono soltanto dedicarsi agli esuberi e a ritocchi tra le presunte seconde linee.

La Sampdoria si trova a metà strada, in quanto occorrono un paio di rinforzi nell'11 titolare e qualcosa all'altezza tra i giocatori in grado di rendersi utili a gara in corso. Purtroppo l'Europa League ci è sfuggita tra le mani in un attimo, la disfatta di Torino era praticamente impossibile da ribaltare, in Serbia abbiamo almeno assistito ad una prova d'orgoglio nella quale si è provato a mettere in campo tutto quello che la squadra, poco o tanto che fosse, aveva mentalmente e fisicamente. Una prestazione che non ha consentito l'atteso ribaltone alla guida tecnica, ma ha comunque aperto le porte al ritorno di Antonio Cassano.

Fantantonio inevitabilmente non può essere al top della condizione fisica dopo la prematura conclusione dell'esperienza di Parma, bisogna aspettarlo, con la speranza di farlo senza fretta, perchè significherebbe che la Sampdoria, anche senza le giocate geniali del suo fantasista, ha tutti i mezzi e le qualità per ritagliarsi le giuste soddisfazioni in campionato e Coppa Italia. Tra Europa League e test amichevoli qualche dubbio resta; fisicamente la squadra è parsa ancora piuttosto imballata, in termini di gioco ci si sarebbe aspettati qualcosa in più nonostante siamo ancora soltanto a metà agosto e soprattutto sul fronte mercato preoccupa il tardivo intervento in determinati ruoli, in primis la prima punta dopo la partenza di Okaka.

Non bisogna scordare l'attuale situazione negli altri reparti, con la difesa con gli elementi contati vista la prolungata assenza di De Silvestri fino a gennaio, l'indisponibilità di Moisander per l'intero ritiro e un Zukanovic lontano dalla migliore condizione fisica. Yuto Nagatomo, per qualità, dinamismo e duttilità tattica, potrebbe risultare un acquisto azzeccato. L'infortunio subito da Krsticic non ci voleva proprio, soprattutto in quanto nella zona nevralgica del campo le alternative scarseggiano. Essersi privati contemporaneamente di Obiang, Rizzo, Acquah e soprattutto Duncan lascia qualche perplessità, occorrono valide alternative in considerazione dei 34 anni di capitan Palombo e di un Krsticic che purtroppo non ha ancora dimostrato piena continuità a livello fisico e di rendimento dopo il grave infortunio subito nel famoso derby di Matuzalem.

A tal proposito va sempre tenuto in mente il rischio concreto di perdere Roberto Soriano. Due mesi fa in un precedente editoriale non ero rassegnato a perderlo, ma seriamente preoccupato, in quanto ero a conoscenza della grande stima di Sinisa Mihajlovic nei suoi confronti e del fatto che l'ex Bayern si trovasse ad un determinato step della carriera che avrebbe forse reso necessario un salto di qualità. Vedremo cosa accadrà, ma in caso di cessione chi lo vuole tiri fuori i soldi per cortesia. In queste settimane si è parlato a lungo dei vari Carbonero, Taider, ecc, discreti elementi, ma non mi sembrano all'altezza dei precedessori. Decisivo sarà il rendimento di Joaquin Correa, talento purissimo desideroso di continuità d'impiego, infortuni permettendo.

Non mi sono mai schierato né tra i favorevoli, né tra i pessimisti sulla reale utilità dell'operazione Cassano, ma una cosa è certa: non sopporto i detrattori prevenuti, con i quali risulta impossibile aprire un dialogo costruttivo e pertanto privo di pregiudizi. A queste condizioni l'arrivo di Cassano può senz'altro risultare intelligente sia a livello economico, che tecnico. Sulle sue qualità, almeno su quelle, tutti dovrebbero essere d'accordo, starà a Fantantonio metterle a disposizione della squadra dopo aver ritrovato la migliore condizione nel più breve tempo possibile. Il feeling tra Eder e Muriel rappresenta una delle note più liete dell'intera preparazione estiva, l'azione del raddoppio a Novi Sad potrebbe trasformarsi in uno spot per il calcio, una triangolazione meritevole di una cartolina. La collocazione in campo di Cassano sarà un aspetto da valutare per Walter Zenga: schierarlo dietro le punte richiederebbe una fase di copertura corale altamente efficace, un trio di centrocampisti pronti a tamponare ovunque senza scordare la fase d'impostazione. I migliori Fernando e Barreto, assieme mi auguro ad un nuovo arrivo, possono garantire un lavoro simile, attendiamo ulteriori margini di crescita a livello fisico e tattico da entrambi. Fantantonio potrebbe agire anche da seconda punta a fianco di uno degli attaccanti attualmente in rosa e, perchè no, risultare decisivo anche a partita in corso, oppure in futuro come l'ormai noto falso nueve.

Il calcio moderno non richiede necessariamente l'impiego di una vera e propria prima punta di ruolo, un attaccante d'area di rigore, spesso dotato di grande stazza, in grado di rappresentare il punto di riferimento offensivo per l'intera manovra. L'interessamento ad inizio mercato nei confronti di Pazzini aveva fatto pensare come la ricerca di un attaccante con quelle caratteristiche fosse uno degli obiettivi principali nella costruzione dell'11 titolare. Okaka è partito prima dei preliminari e la rosa è rimasta priva di un elemento con quelle caratteristiche. Si sta parlando, o semplicemente vociferando di presunti contatti per il clamoroso arrivo di Mario Balotelli, un'operazione fattibile soltanto se il diretto interessato, come fece Antonio Cassano ai tempi del Real Madrid, mettesse l'aspetto economico in netto secondo piano e si rendesse conto di essere ad un importante bivio della carriera a soli 25 anni con gli Europei come fondamentale stimolo per ritornare protagonista.

In caso contrario staremmo parlando del nulla. Il principale input deve arrivare dall'attaccante e la Sampdoria non può e non deve permettersi di correre il rischio di restare con un pugno di mosche in mano nel caso in cui l'ex bomber della Nazionale decidesse di restare ai margini del Liverpool, o alla fine optasse per un'altra destinazione con la possibilità di mettersi in mostra in Champions. Le alternative finora circolate? Ho sempre apprezzato moltissimo Denis, ma a 34 anni e a determinate condizioni economiche potrebbe risultare un acquisto non conveniente. Si è perso un'infinità di tempo prezioso dietro all'operazione Samaras, una di quelle situazioni che sinceramente tutti quanti ci saremmo ben volentieri evitati. Almeno a livello nazionale sono rimasti ben pochi attaccanti degni di nota sul mercato; svanite le piste Pazzini e Zapata, Destro è in orbita Bologna, resterebbero Matri e pochi altri profili a meno che non si decida di investire su un bomber militante in un altro campionato europeo. Le strade del mercato sono infinite ed è giusto batterle alla ricerca del miglior rapporto qualità – prezzo, l'importante che nessuno si perda nell'entusiasmo di un grande nome finendo per dimenticare che la Sampdoria potrà restare una formazione competitiva esclusivamente se arriveranno un paio di altri rinforzi da collocare nei vari reparti.

Concludo l'editoriale con l'inevitabile e doveroso spazio da dedicare alla nostra splendida tifoseria. Come se non fosse bastato l'importante esodo per Torino, 260 cuori blucerchiati si sono sobbarcati un lunghissimo viaggio pur di non far mancare il proprio sostegno alla squadra nel ritorno di Novi Sad. I tifosi non devono assolutamente dimostrare nulla, l'amore verso i colori blucerchiati è infinito, non conosce barriere, né confini, ma, in un contesto dominato dal calcio business e dalla tessera del tifoso, risulta doveroso ribadirlo. In tutti questi anni la tifoseria organizzata non si è mai piegata dinanzi a restrizioni, abusi, soprusi, mancanze di rispetto e discutibili scelte gestionali a livello decisionale e comunicativo. Saranno sempre al fianco della nostra amata e manteranno il bene della Gradinata Sud al primo posto. Anche noi invitiamo i tifosi a non mancare all'incontro in programma nel pre-gara di Sampdoria – Carpi alle ore 18 in Via del Piano in prossimità dei vecchi botteghini. L'argomento principale sarà la gestione del tifo nella Sud, un passo in avanti fondamentale e altamente apprezzabile in termini di qualità e  coesione del tifo tra le varie componenti della gradinata. Un altro momento di condivisione, confronto, crescita, esclusivamente meritevole di complimenti e sostegno da parte nostra.