ESCLUSIVA SN - Vasari: "Non ho guardato il Palermo per vedere il derby. L'esperienza alla Samp? Unico rammarico non aver conquistato la A"

04.02.2014 16:07 di  Filippo Montelatici   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Vasari: "Non ho guardato il Palermo per vedere il derby. L'esperienza alla Samp? Unico rammarico non aver conquistato la A"

Esuberante, fantasioso, letale in campo, timido e schivo nella vita privata. L'estro e il carattere di Gaetano Vasari sono due facce della stessa medaglia, prezioso ricordo di tutti i tifosi blucerchiati che per tre stagioni si sono entusiasmati ammirando i suoi dribbling, i suoi assist e i suoi gol. Doppio ex della sfida in programma domenica contro il Cagliari, Vasari ha accettato di raccontare in esclusiva per Sampdorianews.net la sua esperienza in blucerchiato, commentando anche temi attualissimi come l'arrivo di Mihajlovic e ovviamente la vittoria di ieri sera nella stracittadina. Ecco le sue dichiarazioni:

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Vasari partiamo dal derby di ieri sera, ha visto che Samp? "Ieri non ho guardato il Palermo per vedere il derby che è sempre una partita emozionante perciò l'ho voluta vedere a tutti i costi. Mihajlovic da quando è arrivato ha cambiato proprio la Sampdoria, sta giocando un buon calcio, si parla di salvezza ma secondo me può arrivare anche in zona Europa League. La Sampdoria vista ieri sembrava una delle squadre più forti del campionato".

Si aspettava un Maxi Lopez così decisivo da subito? "Maxi Lopez avendo già giocato nella Samp conosce il pubblico, conosce l'ambiente, secondo me è un ottimo giocatore anche se non ha avuto molta fortuna. Non mi aspettavo che sarebbe stato da subito deciso però ero sicuro che avrebbe disputato una buona partita. Alla fine ha segnato e ha regalato la vittoria alla Samp, mi immagino quanto siano felici ora i tifosi".

Tornando indietro nel tempo, che ricordi le ha lasciato l'esprienza in blucerchiato? "Per me indossare quella maglia ha sempre rappresentato la realizzazione di un sogno perchè era una delle squadre più titolate d'Italia. L'ambiente stupendo, il pubblico eccezionale. L'unico rammarico è non aver conquistato la Serie A che era l'obiettivo prefissato. Nell'ultima stagione avevamo otto punti di vantaggio sulla quinta in classifica, poi in otto partite facemmo solo tre punti e la promozione svanì, peccato, sarebbe potuta cambiare anche la mia carriera".

Due anni indimenticabili anche a Cagliari dove al primo colpo centrò la promozione in A... "Oltre alla promozione, l'anno successivo battemmo le big del campionato come Inter, Juve, Milan, Roma, facemmo veramente un grande campionato e io sfiorai anche la Nazionale: due anni indimenticabili. Cagliari è stata una tappa fondamentale della mia carriera". 

Domenica che partita si aspetta? "Samp e Cagliari sono due squadre in grandissima forma, ho visto i sardi contro la Fiorentina esprimere un ottimo calcio. Sarà sicuramente una bella gara, ho il cuore diviso a metà, speriamo che sia una bella partita, una gara corretta e che vinca il migliore".

Lei ha avuto modo di conoscere Iachini sia come come compagno di squadra nel Palermo che come allenatore nel Cesena. Da tifoso dei rosanero però, come giudica l'operato del mister? "Sono un tifosissimo del Palermo, sin da quando con mio padre da bambino andavo allo stadio e da tifoso posso dire che Iachini è una persona che si fa voler bene in tutti i sensi, esattamente come lo era da giocatore e da allenatore. E' un'ottima persona e un ottimo allenatore, riesce ad infondere molta carica. E' un mister che può guidare una grande squadra, dove è andato si è sempre fatto apprezzare per la sua grinta"