ESCLUSIVA SN - R. Ferri: "Sapevo che Zenga avrebbe scelto una panchina legata ai sentimenti. Quel goal di Schwarz..."

01.06.2015 19:49 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - R. Ferri: "Sapevo che Zenga avrebbe scelto una panchina legata ai sentimenti. Quel goal di Schwarz..."
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© foto di Michela Lanza

Riccardo Ferri ha vissuto 13 anni all'Inter al fianco di Walter Zenga, prima di seguire l'Uomo Ragno nel biennio  blucerchiato. Assieme a Beppe Bergomi hanno scritto pagine indimenticabili nella storia neroazzurra. Pochi meglio di Riccardo Ferri conoscono le qualità umane e professionali dell'ex tecnico di Catania e Palermo, ormai ad un passo dal sedersi sulla panchina blucerchiata.

Nonostante la grande distanza geografica che lo separa dall'Italia, Riccardo Ferri, ora residente negli Usa, ha esternato in esclusiva le proprie sensazioni sull'amico ed ex compagno Walter Zenga a Sampdorianews.net:

Riccardo, Walter Zenga è il profilo sempre più vicino alla panchina blucerchiata. Ti aspettavi il suo nome per il post Mihajlovic? “Mi aspettavo un ritorno in Italia di Walter, sapevo che avrebbe scelto una panchina legata ai sentimenti e quindi erano solo 2...”.

Conosci la persona Zenga come pochi, al fianco suo e di Bergomi hai rappresentato la storica colonna difensiva di un'Inter vincente, prima di condividere a fine carriera l'esperienza blucerchiata. Da amico, da ex compagno come potresti descriverlo umanamente? “E' una persona di grande cuore e di grande carattere, uno dei miei ex compagni con cui sono rimasto in contatto nonostante la grande distanza”.

Quali potrebbero essere state le caratteristiche che hanno convinto la dirigenza blucerchiata a valutare con decisione la candidatura di Walter Zenga: profilo internazionale e indiscussa personalità? “Aggiungerei la conoscenza del nostro calcio, la competenza, le grandi capacità mediatiche”.

Il calcio italiano finora non ha concesso molte chance a Walter nelle vesti di allenatore. Un anno da protagonista a Catania, una breve esperienza a Palermo prima dell'esonero. Come ti spieghi un atteggiamento simile del calcio italiano nei suoi confronti? “Il calcio italiano non ha mai guardato in faccia a nessuno, manca la meritocrazia, troppa gente di qualità e di competenza è ai margini del calcio, ma questo è un problema anche in altri settori”.

In Romania e Serbia ha conquistato campionati, riconoscimenti nazionali e acquisito grande esperienza internazionale. Quale genere di apporto tali esperienze potrebbero fornire alla Sampdoria per continuare a recitare un ruolo di primo piano in campionato ed eventualmente ben figurare in Europa League nel caso in cui il Genoa venisse escluso dalla competizione? “Walter come detto ha esperienza e personalità spiccate, ma dipende sempre dai collaboratori e dalla società metterlo nelle condizioni di esprimerle. In campo internazionale ci vogliono giocatori esperti e di qualità, credo che la società dovrà sicuramente tenerne conto sul mercato”.

Dovessi descrivere il Walter Zenga allenatore in tre aggettivi, quali parole useresti? “Professionista, perseverante, disponibile”.

Da lontano come giudichi il lavoro svolto da Sinisa Mihajlovic e l'annata disputata dalla Sampdoria, alla quale è sfuggito al rush finale un piazzamento in Europa a causa di una netta flessione nelle ultime dieci gare quando a metà febbraio l'obiettivo sembrava ormai dietro l'angolo. “Sinisa ha fatto comunque una buona stagione, la squadra non è riuscita a mantenere la continuità, ma questo è un problema di tutte le squadre in Italia”.

A distanza di tanti anni quanta voglia di riscatto è rimasta ricordando quel bolide di Schwarz in semifinale di Coppa delle Coppe con l'Arsenal? “Credo che quel goal abbia lasciato l'amaro in bocca a tutti noi. Walter ha voglia di rientrare e mettersi in gioco comunque. Un grande in bocca al lupo a lui e Sampdoria”.

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