ESCLUSIVA SN - Milone sul terzino Joao Pedro: "Condizioni fisiche da valutare. Per il momento non credo sia un giocatore da Sampdoria"

30.06.2017 10:27 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Milone sul terzino Joao Pedro: "Condizioni fisiche da valutare. Per il momento non credo sia un giocatore da Sampdoria"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Vent'anni, terzino destro protagonista nell'Under 20 brasiliana, attualmente in forza al Chapecoense in prestito dal Palmeiras. Joao Pedro è uno dei giovani profili stranieri accostati in questi giorni alla Sampdoria impegnatissima sul fronte mercato. Per conoscere al meglio la carriera e gli ulteriori margini di crescita, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Alessio Milone, esperto di calcio sudamericano e telecronista Premium Sport per il campionato brasiliano:

Il cartellino di Joao Pedro è di proprietà del Palmeiras. Come sta procedendo l'esperienza alla Chapecoense dove sta militando con la formula del prestito? “Ha giocato bene nello statale, con la Chape che ha vinto il Cararinense. Joao Pedro è un giocatore molto duttile: ricordiamoci che questa Chapecoense è una squadra (purtroppo) completamente nuova, e il neo tecnico, Wagner Mancini, ha dovuto sperimentare soluzioni diverse per trovare la quadratura del cerchio. Joao Pedro è stato anche utilizzato come trequartista (alla prima del Brasileirao, contro il Corinthians). Da lì in poi, però, non è sceso più in campo, inizialmente perché doveva risolvere alcune situazioni contrattuali, poi perché si è infortunato”. 

Con l'Under 20 brasiliana si è messo in luce all'attenzione dello scouting internazionale. Quali sono le ragioni che hanno fatto slittare un trasferimento in Europa? “Probabilmente il poco spazio avuto con il Palmeiras, squadra che l'anno scorso ha vinto il Brasileirao e ha puntato su un mix di giocatori esperti e giovani talenti già "collaudati". Come terzino destro, lo scorso anno, al verdao c'era (e c'è tutt'ora) l'eterno Zé Roberto... “.



Descrivecelo dal punto di vista tecnico - tattico e fisico. Quanto faticherebbe ad adattarsi al calcio italiano e al lavoro tattico difensivo richiesto da Giampaolo? “Giocatore molto veloce, terzino di spinta, come detto molto duttile: quest'anno, come spiegavo prima, è stato utilizzato perfino come trequartista grazie alle sue grandi doti tecniche. In Brasile quello dei terzini è un ruolo difficile: devi correre, correre, correre. La fascia è di tua competenza, devi farla più volte avanti e indietro, un po' come succedeva da noi negli anni '80 - '90 con i "tornanti". Per quanto riguarda l'adattamento è il solito grande dilemma di ogni ragazzo che deve cambiare stile di vita. Si tratta comunque di un ragazzo molto giovane, che potrebbe solo beneficiare della scuola calcistica italiana”.

Si tratta di un profilo utile ad una formazione del livello della Sampdoria, reduce dalla vendita di alcuni pezzi pregiati e orientata alla valorizzazione dei talenti stranieri?  “Sarò onesto: non credo sia un giocatore da Sampdoria, per il momento. Non ha trovato spazio nel Palmeiras, lo scorso anno, sarebbe strano pensare a un'affermazione in Europa, ora come ora. Il calcio brasiliano, tecnicamente, è inferiore a quello europeo”.

Sul mercato vanta numerosi estimatori? Dal punto di vista della valutazione immagini un'operazione fattibile? “Non ha un grande mercato, a dir la verità. È arrivato alla Chapecoense in prestito dal Palmeiras, attualmente è infortunato, credo si debba prima attendere un suo recupero e valutarne le condizioni, per capire bene se possa essere un giocatore adatto a un nuovo trasferimento all'interno della stessa stagione”.

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