ESCLUSIVA SN - Lavagna: "Mantovani fu un grande educatore per i tifosi. Veniva al Club per una Cirulla o una spaghettata notturna"

14.10.2015 11:30 di  Matteo Rosagni   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Lavagna: "Mantovani fu un grande educatore per i tifosi. Veniva al Club per una Cirulla o una spaghettata notturna"
© foto di Lidia Vivaldi

In occasione dell'anniversario della scomparsa di Paolo Mantovani, Sampdorianews.net ha intervistato, in esclusiva, il Presidente del Sampdoria Club Gloriano Mugnaini, Maurizio Lavagna, per farvi raccontare i suoi ricordi legati al grande Presidente che guidò la Sampdoria a quelli che tut''oggi sono i più grandi successi a tinte blucerchiate e per sapere delle iniziative presenti e future, che il club di Rivarolo organizza in ricordo di colui che guidò la Sampd'oro.

Oggi ricorre l'anniversario della scomparsa di Paolo Mantovani. Qual è un suo ricordo del grande Presidente? "E' un ricordo che portiamo avanti da 22 anni, in questa data e lo portiamo avanti in virtù di quei valori sportivi che ci ha trasmesso un grande presidente. Ovviamente sono indelebili le tante grandi vittorie, ma noi preferiamo ricordare questi valori, anche perché legavano Paolo Mantovani a Gloriano Mugnaiani, con un'amicizia che lo portò ad intitolare il campo sportivo di Bogliasco al medico a cui anche il nostro club è intitolato. Paolo Mantovani sul piano sportivo ci ha praticamente fatto vincere tutto, ma la cosa bellissima che ci ha fatto vincere assieme ad i suoi trofei, è quella di una maturazione della tifoseria di cui ancora oggi ne vediamo le conseguenze positive".

Ieri avete organizzato un incontro coi ragazzi delle scuole medie, a cui hanno presenziato la Famiglia Mantovani e Capitan Pellegrini, proprio per ricordare la figura di Paolo e ciò che ci ha insegnato. Com'è andata questa iniziativa? "E' andata benissimo! Sia Ludovica Mantovani che il nostro Capitano Luca Pellegrini hanno tenuto banco da veri docenti, con ragazzini di 12-13 anni nei quali, soroprendentemente, ma nemmeno troppo, il ricordo di Mantovani è vivo, anche se ovviamente non l'hanno potuto conoscere per ragioni anagrafiche. Questo è dovuto senza dubbio al fatto che ormai Paolo Mantovani è entrato a pieno titolo nella leggenda, ma poi anche perché ci ha lasciato un patrimonio inestimabile che è rapprensentato dal Torneo Ravano e questo permette di vedere crescere questi bambini sotto questa creatura ideata da Mantovani".



Voi del Sampdoria Club Gloriano Mugnaini avete sempre in programma numerose iniziative. Cosa c'è in serbo per il futuro? "Finita questa edizione, ci metteremo ad eleborare qualcosa per la nuova. Come avrete notato passiamo dai temi più diversi: quest'anno è stata una mattinata di dibattito con i ragazzi delle scuole medie inferiori, però diciamo che di solito fluttiamo tra formule diverse per andare anche incontro alle esigenze dei tempi, perciò non è escludo che per il prossimo anno ci studieremo qualcosa di nuovo ed innovativo, per stare la passo coi tempi, ovviamente senza dimenticarci mai di ricordare Paolo Mantovani".

Prima ha ricordato Paolo Mantovani parlando del grandissimo patrimonio sportivo che ha lasciato a tutti noi tifosi Sampdoriani. C'è però un ricordo più personale che vorrebbe condividere con i nostri lettori? "Tanti, ma uno in particolare che fu molto significativo per me e per tutti i miei amici e gli altri soci del Mugnaini: Paolo Mantovani continuò a frequentare il nostro Club anche dopo la scomparsa di Gloriano Mugnaini e rimase un vincolo di grande amicizia. Mantovani si commuoveva sempre alle lacrime quando ricordava Mugnaini. Dico questo per sottolineare come fosse grande l'amicizia tra queste due persone, un qualcosa che gli addetti ai lavori definivano come mai successo nel mondo del calcio. Lo stesso Boskov, che girò il mondo, diceva che aveva del sorprendente un rapporto di amiciza così tra un Presidente e un fondatore di tifo organizzato, quale fu Mugnaini avendo fondato la Federclubs. Paolo Mantovani amava venire da noi a farsi delle partite a Cirulla o a farsi una spaghettata a notte tarda. Si intratteneva qui, perché a lui faceva respirare ancora l'amicizia che rimase viva nel tempo con Gloriano Mugnaini. Settimanalmente Mantovani era qua a Rivarolo, ma io per ragioni varie spesso andavo a trovarlo ed era bello e addirittura, oggi, sorprendente, come rispondesse a tutti, come lui avesse sempre una parola o uno scritto per chiunque lo contattasse. Fu davvero una persona con un profilo tale che andrebbe ricordato anche a livello nazionale e questo sarebbe un po' anche il nsotro sogno qui al Mugnaini, perché Mantovani fu un grande Presidente, ma anche un grande educatore nei confronti dei propri tifosi".

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