ESCLUSIVA SN - Aldo De Scalzi: "Salvezza ottimo traguardo. Fondamentale rinnovare con Mihajlovic, ma per il futuro serve un portiere con più carisma"

16.04.2014 09:03 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Aldo De Scalzi: "Salvezza ottimo traguardo. Fondamentale rinnovare con Mihajlovic, ma per il futuro serve un portiere con più carisma"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ognuno di noi conosce le toccanti note di "Lettera da Amsterdam", un vero e proprio inno che la tifoseria doriana deve alla penna dei cuori blucerchiati dei fratelli De Scalzi. Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Aldo De Scalzi, musicista, compositore, e grande tifoso della Samp, per commentare le ultime prestazioni dei ragazzi di Mihajlovic, con uno sguardo rivolto alla prossima stagione.

La Samp arriva dalle due nette sconfitte con Lazio e Inter, una considerazione sulle ultime prestazioni dei blucerchiati: “Come sempre la squadra va in ansia quando subisce gol. Può sembrare strano ma, mancando Sinisa, sembra che manchi qualcuno che li sproni di più, con tutto il rispetto per Sakic. Con il Livorno, per esempio, quando siamo andati sotto la squadra ha avuto una reazione veramente determinante, mentre stavolta sembra sia crollata un po’ improvvisamente l’autostima e si siano lasciati andare. Per quanto riguarda le prestazioni, l’ultima non si può neanche giudicare, perché se fossimo riusciti a pareggiare, e non fossimo rimasti con un uomo in meno, sarebbe stato un discorso diverso.”

Oltre agli episodi del campo, tra cui le grandi parate di Handanovic, Samp-Inter è stata condizionata anche dalle questioni personali tra Lopez e Icardi. Come ha giudicato la vicenda? “Visto da fuori, Icardi è quello che in genovese definiremmo un "belinone”, un ragazzino. Sembra quasi mio figlio che gioca a calcio, e che prima di tutto guarda la marca delle scarpe. Mi sembra assurdo che un giocatore di quel livello, che ha anche potenzialità in ottica nazionale, si perda dietro a polemiche di questo tipo. Il gesto di girarsi verso la gradinata dopo il gol ci può anche stare, nel fermento del gioco. Che però poi, a freddo, pubblichi su Twitter la foto con le corna, è una cosa che io nemmeno al liceo l’avrei fatta… La brutta figura la fa soltanto lui.”

Si aspettava un provvedimento da parte dell’Inter per calmare gli animi? “Sì, è strano che l’Inter non sia intervenuta come società. La Sampdoria dal canto suo ha sempre tenuto una linea molto precisa, non ultima nella vicenda Cassano, ed è sempre stata molto corretta nei confronti degli altri, mentre i nerazzurri non hanno preso nessun tipo di posizione. Forse è dovuto al momento delicato che stanno attraversando a livello societario, però mi aspettavo un minimo di dialogo, anche solo tra società. Sarebbe stato utile anche per tutelare il ragazzo.”

Tornando al calcio giocato, Mihajlovic aveva dichiarato di voler alzare l’asticella per questo finale di campionato, mentre la squadra è apparsa forse troppo poco concentrata: “Avendo giocato fino alla Prima Categoria, capisco che a questi livelli, avendo raggiunto l’obiettivo, rallenti un po’. Personalmente, fino alla quarta partita di campionato, non credevo che sarebbe stato facile raggiungere i 40 punti, anzi temevo di andare in Serie B. Non voglio addossare colpe, ma da tifoso, quando abbiamo perso in casa con il Sassuolo, pensavo che non avremmo potuto farcela. Quindi credo che, dal punto di vista di noi tifosi, arrivati a 40 punti ci siamo abbastanza rilassati, e immagino che sia successo lo stesso per i giocatori, che erano piuttosto sotto pressione, dato che per tutto il girone d’andata eravamo nelle zone basse della classifica, e con i cugini c’erano parecchi punti di differenza. Mihajlovic pensava di poter tenere la tensione alta grazie al suo carisma, ma si può dire che, avendo conquistato la salvezza a sette giornate dalla fine, l’obiettivo è stato raggiunto, e per questa stagione mi sembra un ottimo traguardo.”

In ottica futura, quanto è importante riuscire a rinnovare con Mihajlovic? “Secondo me è fondamentale. Ed è fondamentale anche, dopo aver creato un telaio, seppur fatto di giovani, non abbandonarlo, altrimenti si torna al punto di partenza. Eventualmente si potranno aggiungere altri giovani di talento, ma mantenere l’ossatura di questa squadra. Da anni si dice di voler puntare sul vivaio, come hanno fatto l’Arsenal e tante altre squadre, ma se si vendono subito i giovani più validi bisogna ricominciare daccapo a costruire una nuova formazione. Credo innanzitutto sia fondamentale puntare su Mihajlovic, perché è un allenatore che ha ambizione, a cui non basta la salvezza, e anche per il tifoso rappresenterebbe la garanzia di avere una squadra competitiva.”

Dopo le stagioni di assestamento seguite alla promozione, a cosa potrebbe puntare la Samp il prossimo anno? “Difficile dirlo, dipenderà dai nuovi arrivi, se ci saranno due-tre innesti seri. Ci sono poi quei ragazzi che hanno preso coscienza dei loro mezzi, e che hanno guadagnato autostima rispetto a inizio stagione, come per esempio Soriano, che ha zittito tutti i suoi detrattori da quando è arrivato Mihajlovic, oppure quelli che hanno aumentato il proprio valore in ottica di una cessione. È giusto tenere quelli che sono maturati e andare ad aggiungere un paio di innesti mirati. Non me ne voglia Da Costa, per cui comunque spendo sempre parole di difesa, ma un portiere che dia garanzia e sicurezza, come era stato Storari nell’anno di Delneri, aiuterebbe tutto il reparto difensivo, facendolo sentire più tutelato. Da Costa ha fatto bene, salvando anche alcune partite, ma credo che serva qualcuno con più carisma che metta al sicuro la difesa”.

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