Mixed Zone, Sensibile conferma Atzori: "Le risposte sono arrivate, ma i problemi non sono stari risolti"

01.11.2011 18:38 di  Stefano Orengo   vedi letture
Mixed Zone, Sensibile conferma Atzori: "Le risposte sono arrivate, ma i problemi non sono stari risolti"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

“Le risposte che ci attendevamo sono arrivate”. È questa la frase chiave che, di fatto, tiene sulla panchina blucerchiata mister Gianluca Atzori. A pronunciarle è Pasquale Sensibile, unico tesserato blucerchiato a presentarsi di fronte ai giornalisti, poiché “abbiamo preferito far parlare una voce sola, per evitare distonie e per far sì che non passasse un’euforia che nello spogliatoio non c’è”.

Dopo aver ringraziato i tifosi, il ds doriano attacca il suo discorso, descrivendo il Sampdoria-Crotone visto da suoi occhi: “Oggi in campo si sono visti cuore, qualità e gioventù. Tutte cose che sono servite a risolvere questa due-giorni che per noi è stata emotivamente molto impegnativa. Ma i problemi non sono stati risolti. Se pensassimo il contrario, tra cinque giorni potremmo essere punto a capo. Per certi aspetti, siamo comunque molto incazzati, perché oggi ci siamo resi conto come basta poco certe volte per andare in campo a mandar fuori dei messaggi diversi”.

“Probabilmente dovevamo passare attraverso quello scempio di Nocera - prosegue -. La sconfitta di sabato ci ha toccato profondamente e ha probabilmente innescato dei meccanismi che ci hanno fatto assumere degli atteggiamenti diversi da quelli assunti in questi tre mesi. In questi giorni qualcuno mi ha detto che sto esagerando a prendermi le responsabilità. Io invece credo che la causa dei problemi vada ricercata in ciascuno di noi. Alla Sampdoria si sta molto bene. Noi dobbiamo solo pensare a fare il nostro lavoro. Probabilmente qualcuno inconsciamente pensa di essere legittimato a essere la Sampdoria. Invece ci siamo dimenticati troppo spesso che dev’essere un privilegio giocare nella Sampdoria, così come venire a Marassi. E non dev’essere un problema come per molte settimane ci siamo raccontati”.

“Per questo mi prendo anche io delle responsabilità - racconta il dirigente doriano -. Essere a capo di un gruppo di lavoro significa anche percepirne i sentimenti. Non basta il nome Sampdoria o la maglia blucerchiata per vincere le partite. Finché te ne accorgi, proponi il calcio visto oggi, che non sarà stato spettacolare, ma è stato più intenso. È stata proprio l’intensità la cosa diversa di oggi, insieme alla voglia di conquistarsi qualcosa. Io ho voglia di conquistare grandissimo prestigio con la Sampdoria. Se io e miei collaboratori riusciremo dall’alto a trasferire questo messaggio da qui a maggio, allora potremmo dire forse che è iniziato un nuovo campionato”.

“La Sampdoria, in questo campionato che non le appartiene, deve solo trovare il bandolo della matassa - dice Sensibile -. Ci abbiamo messo un po’ troppo, ma meglio tardi che mai. Non intendo comunque dire che abbiamo risolto i problemi. Per conto mio non abbiamo risolto nulla: dobbiamo solo fare tesoro di questi due giorni e prenderne spunto per capire quali sono gli atteggiamenti e le abitudini da perdere”

Parlando della posizione dell’allenatore, il direttore sportivo spiega: “Atzori è stato molto meno in bilico di quanto si possa pensare. Prima della partita ho sentito in televisione che sarebbe arrivato comunque un altro allenatore. La verità è che un’ora dopo la partita di Nocera sono andato da Gianluca e gli ho detto “Sappi che in questi giorni valuteremo anche il tuo futuro”. Lui mi ha stretto la mano ed è andato via, quindi assolutamente non c’è nessunissimo problema. Abbiamo condiviso molti momenti in queste 48 ore e a posteriori devo ringraziare la proprietà che ha messo in condizione me e i miei collaboratori di non perdere la lucidità”.

L’analisi di Sensibile chiude poi sui fischi piovuti al nome di Atzori pronunciato dallo speaker nel pre-gara. “A coloro che hanno fischiato dico che io e il mister siamo qui. Se riterranno opportuno fischiarci, ci fischieranno. Se dovessimo tornare nella situazione di questi due-giorni, allora ritorneremo a fare delle valutazioni. Ma di sicuro noi con la nostra onestà intellettuale, i nostri pregi e i nostri difetti vogliamo arrivare a maggio in serie A”.