F. Bonazzoli: "Voglio dare mio contributo. Quagliarella fonte di ispirazione"

11.06.2020 15:21 di  Emanuele Massa   vedi letture
F. Bonazzoli: "Voglio dare mio contributo. Quagliarella fonte di ispirazione"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Indicato da molti come una delle possibili armi in più per questo inedito finale di stagione, Federico Bonazzoli ha rilasciato una lunga intervista ai media ufficiali blucerchiati:

"Sinceramente mi mancava il campo, come mancava un po' a tutti perché alla fine il nostro lavoro è stare al campo con i compagni e nello spogliatoio. L'impatto è stato forte, anche i preparatori sono stati bravi a metterci subito nelle condizioni migliori per lavorare. Siamo stati fermi due mesi e mezzo e non è una cosa che capita sempre nel mondo del calcio. Adesso starà a noi riprendere dove abbiamo lasciato".

La ripartenza. "Hanno approvato le cinque sostituzioni che in questo periodo sono una cosa molto positiva, per via del caldo, delle partite ravvicinate, poi noi abbiamo un grande mister che saprà sicuramente come sfruttare questo vantaggio. Giocando 90, 60 o anche 5 minuti l'importante per me è sempre farmi trovare pronto e come si suol dire mangiare l'erba. In questi anni ho capito che è fondamentale l'approccio alla gara anche se sono solo cinque minuti devo dare il massimo perché è una grande opportunità e non voglio sprecarla".

Mister. "Sapevo che questo poteva essere il mio anno perché la Samp mi ha dato fiducia sin dal ritiro, sia mister Di Francesco che dopo mister Ranieri si sono comportati in modo molto 'coccolone' con me, mi hanno sempre trattato bene, mi hanno sempre fatto sentire parte importante del gruppo quindi non smetterò mai di ringraziarli entrambi".

Miglioramenti. "Sì, è vero, sono cambiato, sono più maturo e riesco a interpretare meglio sia gli allenamenti che le partite. Questa è una cosa che ho migliorato negli anni, ogni esperienza che ho fatto mi è servita per farmi le ossa, per formarmi il carattere che forse era la parte più grande che mi mancava. La Samp per me è un grande punto di arrivo, ma da quest'anno è anche un grande punto di partenza per far bene, far sempre meglio. Voglio dare il mio contributo alla squadra, voglio fare del mio meglio per cercare di mettere in condizione me e i miei compagni di far bene. Sono a completa disposizione e non vedo l'ora di ricominciare".

Il rapporto con Quagliarella. "Sto avendo il piacere di giocare con Fabio che sicuramente è un campione per quello che ha fatto, per quello che sta facendo e per quello che penso ancora farà, perché comunque alla sua età non smette mai di sorprendere un po' tutti. Con lui ho un bellissimo rapporto, ci sentiamo anche fuori dal campo, andiamo spesso a mangiare insieme. Abbiamo creato un bel feeling visto che ci conosciamo da un po' di anni. Non perché adesso gioco con lui, l'ho sempre preso come modello e fonte di ispirazione, quelli che fa in campo sono colpi da grande campione. Non è facile ripeterli, anzi quasi impossibile, ma ogni tanto capita che ne parliamo, gli chiedo consigli come migliorare perché è un giocatore straordinario e quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti. Sono contento di poter condividere il campo e lo spogliatoio con una persona così".

La sfida con l'Inter. "Per me non è una squadra come le altre,ho fatto dai Pulcini fino alla prima squadra, porto dentro di me ricordi indimenticabili che mi rimarranno per sempre dentro. É una sfida nel mio destino, ho fatto il mio primo gol con la Samp, ora ritrovo l'Inter alla ripresa. Speriamo di fare bene e continuare da dove abbiamo lasciato visto che abbiamo ottenuto una bella vittoria in casa contro il Verona. Quello che garantisco e prometto è che mi impegnerò al massimo per portare in alto i colori della Sampdoria, sia io che la squadra. Siamo pronti abbiamo voglia di ricominciare speriamo che sia un grande inizio in tutti i sensi".

La pandemia. "Fin quando non ci sei coinvolto al cento per cento, fin quando questo virus non ti tocca da vicino, come nel mio caso che ti porta via un nonno, forse non te ne rendi conto. L'ultima volta che ho visto mio nonno stava benissimo, erano due settimane prima che venisse a mancare e non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Da quel momento ogni volta che scenderò in campo lui mi proteggerà e io farò un qualcosa in più per farlo felice, per renderlo orgoglioso di me. Questa è la vita, nessuno si aspettava una cosa del genere, ci siamo trovati tutti un po' impreparati, il messaggio che voglio dare è di non sottovalutare e di essere responsabili anche ora che le cose sembrano andare meglio. C'è in ballo la vita di tante persone".