ESCLUSIVA SN - I Ragazzi dell'Unione: "La sorpresa sono il carattere e l'anima di questa squadra"

17.12.2014 10:21 di  Filippo Borin   vedi letture
ESCLUSIVA SN - I Ragazzi dell'Unione: "La sorpresa sono il carattere e l'anima di questa squadra"
© foto di Sampdorianews.net

In un momento difficile per i colori blucerchiati è nato il Sampdoria Club “I Ragazzi dell’Unione”. Per la rubrica “In viaggio con la federclubs” , Sampdorianews.net ha rivolto qualche domanda a Massimiliano Revello, portavoce del sodalizio.

Quando è nato il Sampdoria Club I Ragazzi dell’Unione? “ I Ragazzi dell'Unione nascono nel 2011, quasi come una conseguenza della retrocessione. Sentivamo il bisogno di stringerci intorno a lei, alla Sampdoria, e stare insieme tra di noi, per lenire quel dolore. Oggi, che siamo nei piani alti della classifica, ci sembra quasi che sia passato un secolo”. 

Quali sono le iniziative che promuove il vostro sodalizio? “Uno dei primi obiettivi è stato quello di promuovere la "cultura blucerchiata", ovvero cercando di sottolineare  e valorizzare, oltre la nostra storia, tutto ciò che vi è di  bello nel nostro mondo. In tal senso ci piace ricordare il premio "4 colori",  che ogni anno destiniamo ad una persona che si è distinta per la sua sampdorianità. Sabato 20 dicembre verrà premiato Roberto Martinelli, che nel corso degli ultimi anni ha speso molto del suo tempo per occuparsi di obiettivi che stavano a cuore di tutti i tifosi sampdoriani, come ad esempio l'intitolazione di una via per Paolo Mantovani. Organizziamo trasferte in pullman e la creazione di materiale come sciarpe e felpe sono forse un aspetto secondario”.

Qual è il suo ricordo più bello legato alla Samp? “Tutti e sette i trofei conquistati è una risposta scontata, come lo è anche l'ingresso in campo a Wembley. Quindi voglio ricordare quando, nel 1988, c'erano i soliti rumors sulla partenza di Vialli. Temevamo il suo addio. Era sabato sera ed in trecento andammo all'hotel di Nervi dove c'era la squadra in ritiro per chiedere un incontro con Luca. Dopo poco tempo lui uscì, noi ci sedemmo per terra,come discepoli di un messia, ad ascoltare le sue parole e disse:"Non pensavo di essere tanto amato.." e poi ci tranquillizzò. Qualcuno gli tirò un cappellino blucerchiato, uno di quelli a spicchi e lui lo indossò. Il giorno dopo, nel prepartita tutti i giocatori erano in campo per il riscaldamento, tutti tranne lui. Entrò correndo e indossava quel cappellino. Mi scoppiò il cuore di gioia”.

Finora chi è la sorpresa della formazione di MIhajlovic? “La principale sorpresa sono il carattere e l'anima di questa squadra. Quando li vedi uscire con la maglia fradicia di sudore non puoi non essere orgoglioso. Riguardo ai giocatori direi Okaka: dopo le panchine di Spezia e Parma chi si aspettava un exploit del genere?”.

Dove può arrivare la Sampdoria questa stagione? “Sinisa (e qualche trattato di psicologia) ci insegna che credere nei propri mezzi alla fine premia. Liberati dalle penalizzanti scorie della passata gestione, se tutto l'ambiente blucerchiato ci crede, ma ci crede davvero, chissà mai che riusciamo a riascoltare quella musichetta...”

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