Boni: "Roma e Genova mi hanno fatto diventare uomo"

07.02.2016 19:36 di  Giuseppe D'Amico  Twitter:    vedi letture
Boni: "Roma e Genova mi hanno fatto diventare uomo"
© foto di Sampdorianews.net

Poco meno di un'ora a Roma-Sampdoria, appuntamento importante per entrambe le squadre. I giallorossi, guidati da Luciano Spalletti, proveranno a strappare i 3 punti per dare seguito alle vittorie contro Frosinone e Sassuolo, mentre i ragazzi di Vincenzo Montella avranno il compito di dare battaglia all'avversario per smuovere la classifica ed allungare sulla zona retrocessione.

In qualità di doppio-ex, l'emittente capitolina Roma Radio ha contattato Loris Boni, che si è subito espresso con parole al miele per entrambe le compagini (e le due città): "Roma e Genova mi hanno fatto diventare un uomo, devo ringraziare entrambe le squadre, non ho mai rinnegato di essere parte integrante di questi colori, non posso rinnegarlo. Mi emoziono di fronte ad entrambe. Il papà e la mamma sono la stessa cosa, vuoi bene a entrambe".



All'ex centrocampista bresciano è stato chiesto anche un parere sulle differenze tra il calcio di oggi e quello dei suoi tempi, inizio di un ventennio d'oro per il calcio italiano: "Quando si fanno questi paragoni mi rattristo molto, dover rimpiangere quello che è passato non è una cosa bella, soprattutto da parte dei tifosi. Sarebbe troppo facile dire che invidio i calciatori d'oggi sotto l'aspetto economico, secondo me fondamentalmente molti sono degli infelici, ricollegandomi ai tifosi se si rimpiange il calcio di una volta è perché era diverso, c'era più contatto coi tifosi, meno televisione che ha portato un cambiamento. Tante cose che anziché migliorare hanno fatto perdere la realtà di questo sport.

Ci sono troppe cose negative, mi auguro non si arrivi sul fondo per poi risalire. Gli interessi non devono prevaricare la realtà di questo sport, se si chiude un occhio si crea un danno di immagine in uno sport in cui si è creduto. L'Italia rappresenta una negatività in questo sport, con cose che in altri paesi non succedono. Lo vediamo dal pubblico stesso, qui il pubblico si allontana e questo è un brutto segnale".