SAMPDORIA MVP: la metamorfosi da Bologna a Ferrara. Gianluca adesso lascia il segno

04.11.2019 23:17 di  Diego Anelli   vedi letture
SAMPDORIA MVP: la metamorfosi da Bologna a Ferrara. Gianluca adesso lascia il segno
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il suo ingresso al Dall'Ara aveva lasciato non poche perplessità. Seppure in un ruolo non suo, l'esterno chiamato a spingere sulla corsia e a garantire supporto a centrocampo, Gianluca Caprari aveva collezionato voti negativi in ogni pagella. In una delle varie partite nelle quali ci giochiamo la vita e lo spirito battagliero dovrebbe farlo da padrone, l'ex Pescara non era riuscito ad entrare in campo con il giusto piglio, restando avulso dal gioco e perdendo banalmente diversi palloni, dai quali il Bologna ha potuto innescare letali ripartenze.

Contro il Lecce era rimasto in panchina per l'intera sfida, stesso film al Mazza nonostante la condizione non esaltante di Quagliarella, in campo il tandem Bonazzoli – Gabbiadini. Il primo cambio offensivo riguarda Ramirez al posto dell'ex Southampton, il prodotto del vivaio romanista pare destinato ad un'altra serata da spettatore non pagante. Mancano due giri d'orologio, Ranieri decide di buttarlo nella mischia al posto di un esausto Bonazzoli.

Al primo pallone giocabile si ricorda di essere un gran talento non ancora completamente espresso nel massimo palcoscenico. Sul traversone dal fondo di Depaoli, Ramirez devia di testa alla destra di  Berisha, in una frazione di secondo Caprari si inventa una grande giocata, decidendo di provare a prendere in controtempo l'intervento dell'estremo difensore, colpendo di testa verso l'angolo opposto. La mira è perfetta, la sfera si insacca nell'angolino, un'intuizione da grande giocatore, in grado di capire al volo la propria posizione e puntare su una giocata impensabile per la media dei colleghi in circolazione.

Da Bologna a Ferrara, le espressioni di un talento dal potenziale davvero importante, il diretto interessato è il primo a non rendersene conto e a non esprimerlo in maniera costante e concreta. Come per il resto della carriera gran parte del destino dipende dalle sue scelte, dal suo atteggiamento e dalla cattiveria nelle giocate. Bentornato Gianluca, ricordati chi sei e torna a dimostrarlo.