Pedullà: "Romero, il boato di entusiasmo e stupore lo ripaga dei sacrifici, dei silenzi, di panchine..."

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Sergio Romero si è preso la sua rivincita, nel Ferraris che all'82esimo minuto del match con la Roma è stato percorso da un lungo brivido freddo. Florenzi solo in mezzo all'area impatta perfettamente di testa il pallone, i giallorossi stanno per urlare al gol: eppure il portiere argentino, con un riflesso da numero uno, strozza l'urlo il gola ai tifosi giunti dalla Capitale. Una prodezza dai tanti significati sottintesi, carica di messaggi, che il giornalista Alfredo Pedullà ​ha analizzato sul suo sito Alfredopedulla.com:

"Il volo di Sergio Romero, con la mano sinistra protesa sul pallone in modo così meraviglioso, inatteso, anti-fisico, a dire no al gol partita, a proteggere il prezioso 0-0 della sua Sampdoria contro la Roma di Garcia. La rivincita totale dell'estremo difensore argentino si completa al minuto 37' di una piacevole partita in notturna, contro una squadra fortissima, davanti al suo pubblico. Quel boato di entusiasmo e stupore lo ripaga dei sacrifici, dei silenzi, di panchine, di voci di mercato più o meno fondate. Romero, corteggiato dal Manchester United dopo un Mondiale vissuto da protagonista, è rimasto a Genova nonostante l'arrivo di Viviano. Agli inizi di settembre vi raccontammo in esclusiva della volontà del club doriano di liberarsi di un ingaggio troppo pesante. Romero ha sofferto, in silenzio. E con l'infortunio di Viviano, è tornato a difendere i pali della Samp contro l'avversario più difficile, una Roma dal dente avvelenato dopo la batosta subita all'Olimpico dal Bayern di Guardiola. Quella parata al minuto 37 su Florenzi vale come un gol partita. E Romero spera di ritrovare il sorriso proprio con la maglia che fino a poco tempo fa pensava avrebbe presto lasciato..."