Delvecchio: "Con i tifosi blucerchiati è quasi un patto di sangue"

01.12.2016 21:59 di  Maurizio Marchisio   vedi letture
Delvecchio: "Con i tifosi blucerchiati è quasi un patto di sangue"
© foto di Giacomo Morini

Gennaro Delvecchio, ospite telefonico di Blucerchiati, in onda su Antenna Blu con la collaborazione di Sampdorianews.net, si è soffermato sui sentimenti che lo legano ancora a questa maglia e ai tifosi blucerchiati, avendo giocato con Antonio Cassano ha anche espresso un parere sulla questione con la società genovese: 

"Ho un ricordo straordinario degli anni vissuti alla Sampdoria, ho raggiunto dei traguardi importanti grazie a questa maglia e  l'affetto che ricevo è sempre tanto, di conseguenza questo amore è reciproco e sono orgoglioso di questo, sono stati gli anni della mia vita più importanti calcisticamente parlando e non potrò mai dimenticare questa esperienza. Ho raggiunto la Nazionale, sono stato convocato cinque volte, era il periodo dopo la vittoria del mondiale e l'allenatore era Donadoni.

Sono orgoglioso di essere stato uno dei primi calciatori ad esultare con il balletto, però i balletti che fanno oggi sono molto più estetici rispetto ai balletti che mi venivano, ho sempre esultato in quella maniera poi quando c'è stata qualche esultanza particolare con il balletto era perchè in quelle settimane era accaduto qualcosa di particolare. Per esempio quella esultanza dopo il gol contro il Messina era perchè in settimana avevo avuto dei problemi con Novellino e quindi è stata piuttosto folcloristica. Poi c'è stata anche l'esultanza contro l'Inter, ho esultato con il saluto sotto la curva, anche all'epoca quell'esultanza non la faceva nessuno, diciamo che avrei potuto brevettarle le esultanze.

Un calciatore con le mie caratteristiche nella Samp odierna non c'è, il mio tipo di corsa era una corsa spesso offensiva e d'inserimento, forse l'unico giocatore che si avvicina come tempi d'inserimento e che sembra leggermente più portato al gol rispetto agli altri è Barreto anche se fisicamente siamo abbastanza diversi, Barreto è quello che mi assomiglia un pò di più. 

Gli amici di Genova sono sempre presenti, gli agganci non sono mai svaniti e non svaniranno mai, l'ultima partita che ho visto al Ferraris era Sampdoria Lazio due anni fa, è quasi un patto di sangue, se arrivando allo stadio ti riconosce un tifoso poi di conseguenza ti accerchiano migliaia di tifosi, fanno partire i cori, offrono da bere, ti abbracciano, ti fanno piangere, di conseguenza i tifosi sampdoriani per me hanno un significato importante e per fortuna sono cose che mai nessuno potrà cancellare, sono indelebili. L'affetto che i tifosi mi dimostrano penso di essermelo meritato e non potrò mai dimenticare questi tifosi anche perchè questa esperienza ha segnato la mia vita, sottolineo ancora che ho raggiunto la maglia della Nazionale con la Sampdoria e di conseguenza ho condiviso tutto questo con il popolo blucerchiato e sono orgoglioso di tutto ciò.

Cassano? Giudicare da fuori mi sembra riduttivo e anche impossibile più che difficile, innanzitutto bisogna capire la motivazione giusta, le dinamiche e quant'altro, probabilmente l'unica cosa che va a favore di Antonio è che lui purtroppo ha sempre avuto questo rapoorto abbastanza burrascoso, ha litigato, poi ha sistemato, poi ha litigato, probabilmente oggi non so realmente ciò che è accaduto e di conseguenza non posso dire se Antonio ha ragione o torto. Non ho la minima idea, mi dispiace perchè comunque lui poteva gestire sicuramente meglio la sua carriera, specialmente per le qualità che ha, poteva dare veramente tanto a se stesso ed ai tifosi della Sampdoria oltre che al calcio italiano. Non so quali saranno le sue sorti però Antonio ha sempre qualcosa nel cilindro, qualcosa accadrà, io mi auguro solo che lui sta bene e che possa ancora dare qualcosa, se l'amore con la Sampdoria è finito e lui avrà voglia di giocare a calcio io il consiglio che gli posso dare è quello di continuare a fare ciò che lui veramente ama, questo però lo sa solamente lui e su quanto è accaduto non mi esprimo, mi dispiace per tutto ciò perchè non fa bene a nessuno, auguro il meglio ad Antonio e  se la Sampdoria ha preso questa decisione probabilmente  avrà le sue ragioni."