…CHE CI FAN VENIRE I BRIVIDI: Il valore delle sostituzioni e i nove minuti di "sana" follia

30.11.2020 21:40 di  Matteo Romano   vedi letture
…CHE CI FAN VENIRE I BRIVIDI: Il valore delle sostituzioni e i nove minuti di "sana" follia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tra le novità di questi campionati dell'era post-virus c’è stato l’aumento delle sostituzioni sino a un massimo di cinque. Un cambiamento delle regole del calcio che dovrebbe perdurare nello spazio dell’emergenza, per poi ritornare alle canoniche tre.

Claudio Ranieri quest’oggi ha osato – e rischiato – l’impossibile, addirittura portando a quattro il numero di sostituzioni in contemporanea, addirittura in un momento clou del match come l’inizio della ripresa.

Dopo un primo tempo sonnolento e soporifero, il mister romano, questa sera rappresentato in panchina dal vice Paolo Benetti, è però riuscito a cambiare il volto alla squadra e all’intero match.

Purtroppo non è giunta la vittoria, ma il punto in trasferta a Torino è comunque un’iniezione di fiducia dopo alcuni incontri segnati da sfortuna e demeriti.

Le quattro sostituzioni di quest’oggi hanno portato nuova linfa alla squadra: Lorenzo Tonelli ha sostituito un confuso Maya Yoshida, dando maggior solidità e rapidità al reparto arretrato.

In mediana Adrien Silva ha sostituito un irriconoscibile Albin Ekdal: il portoghese ha portato qualche geometria in fase di impostazione, rimanendo in posizione statica di mediano e lasciando il collega Thorsby maggiormente libero di svariare. Non una prestazione memorabile, a dir la verità, quella di Silva, ma comunque più solida di quella del compagno sostituito.

Nuova presenza per Mikkel Damsgaard, entrato col giusto piglio in sostituzione di un abulico Jakub Jankto. Il danese è stato tra i più propositivi nell’inizio della seconda frazione, assieme al duo Candreva-Quagliarella, questi ultimi capaci, come i veri campioni, di ribaltare l’incontro in soli nove minuti. Tuttavia lo stesso giovane danese è rimasto immobile sul corner che ha portato al definitivo 2-2, non riuscendo a ostacolare Meitè, sicuramente di un’altra stazza rispetto all’esile ex Nordsjaelland.

Infine Manolo Gabbiadini, rientrato in campionato dopo l’esordio di giovedì in Coppa Italia. L’ex Southampton è stato chiamato a sostituire Valerio Verre, ma non è riuscito pienamente nell’intento di rendersi pericoloso. Ha faticato alcuni minuti prima di riuscire a entrare in partita, trovando qualche guizzo solamente sul finire dell’incontro, dopo essere passato a ricoprire il ruolo di prima punta con l’uscita del Capitano.

La rosa di quest’anno della Sampdoria, perlomeno nel reparto mediano e in attacco, permette al mister diverse scelte e la possibilità di creare diverse varianti. Quest’oggi i cambi hanno fatto la differenza: non sono arrivati i tre punti ma almeno è cambiata l’inerzia delle ultime uscite, quando la squadra è stata sopraffatta dagli avversari nella seconda frazione di gioco.