Yoshida marmoreo, Ekdal-Thorsby insuperabili. Quaglia a quota 90

24.10.2020 17:10 di  Paolo Paolillo   vedi letture
Yoshida marmoreo, Ekdal-Thorsby insuperabili. Quaglia a quota 90
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Audero 6: si fa trovare pronto in tutte le occasioni in cui l'Atalanta centra la porta. Unica mezza sbavatura in uscita, per il resto comanda a voce la difesa come una pressa.

Bereszynski 6,5: molto bene il polacco. Tiene bene Mojica e soffre un pochino Gosens in qualche frangente. Limita le folate a sinistra di Gomez prima, di Zapata poi. Ordinato, solido e preciso, bene anche le diagonali.

Tonelli 6: prova a stare ordinato ma alcune volte viene attratto fuori posizione da Ilicic. Si divora letteralmente lo 0-2, colpendo di stinco basso a due metri dalla porta avversaria, vanificando una punizione con il contagiri di Ramirez. Nella ripresa è un muro invalicabile, bene anche nelle marcature preventive e nei raddoppi.

Yoshida 7: non sbaglia mezza scelta, mezzo passaggio, mezza chiusura. Prova incredibile di comando e lotta del giapponese. Di testa sbrgolia molte situazioni e vince spesso il corpo a corpo con Zapata, non un facile cliente. Ad oggi, il nostro Ministro della Difesa.

Augello 6: perde una palla che non si deve perdere e Gomez si invola verso la porta, senza graffiare. Per il resto è molto attento, sempre. Prestazione matura, si vede che gioca in fiducia e la trasmette anche a chi gli gioca attorno. Non si fa vedere molto in avanti, forse come da piano partita.

Ekdal 6,5: inizio in sordina, poi con Thorsby tira su la Linea Scandinava. Toglie l'aria a Gomez, tanto che l'argentino deve andare a prendersi, nel primo tempo, il pallone nella sua metà campo. Il capolavoro lo fa nella ripresa, quando toglie – come un gol – l'assist di Ilicic per un Zapata che già pregustava il gol. Nel finale, si lancia anche in avanti per trovare il gol.

Thorsby 7: se avesse un'accetta nei primi tre minuti, ricorderebbe Jack Nicholson in Shining e non lo biasimerei, visti i due tunnel subiti e un fallo in zona pericolosa su Gomez. Poi, si rimbocca le maniche e inizia la sua partita di trincea e contrasti. Nella ripresa, si riprende ciò che gli è stato tolto a Firenze, si fa dare il pallone, lo dà a Jankto e si inserisce come Katanec a Sofia. Ed è raddoppio.

Jankto 7,5: dà sempre la sensazione di correre spesso a vuoto, con foga e questo lo porta a fare scelte, a volte, inappropriate. Nel secondo tempo, corre meglio, contrasta e disegna l'assist mancino perfetto per la testata bionda di Thorsby. Correndo, si fa vedere sul contropiede che chiude la partita. Keita è freddo, lo serve e lui si toglie la soddisfazione, infilando Sportiello con un sinistro perfetto.

Ramirez 6,5: non si fa notare con giocate clamorose, ma la serenità che ha con la palla tra i piedi è incredibile e le sue giocate sono sempre alla ricerca di qualcosa di efficace. Quando ci riesce, è poesia, vedi il passaggio per Damsgaard che squarcia il centrocampo nerazzurro. Quando non ci riesce, è palla agli altri. Io lo tengo volentieri così, perché la maglia, questa maglia, ha dimostrato di onorarla come pochi prima di lui (dal 20' s.t. Verre 6: sbaglia un contropiede gustoso con Damsgaard e Keita, ma dà sempre una mano al centrocampo e contrasta in maniera veemente. Gestisce il pallone molto bene).

Damsgaard 6,5: inizio sonnecchiante poi il lampo, in tandem con Ramirez, che buca il centrocampo atalantino e la brioche ricoperta di crema per Quagliarella, per il vantaggio doriano. Per tutta la partita, poi, corre su Depaoli e Hateboer, Ilicic e chi passa dalle sue parti. Partita di un sacrificio incredibile, pecca ancora di fisico, perché viene sballottato ogni volta che qualcuno lo carica in maniera decisa (dal 27' s.t. Leris 6: stavolta entra e contrasta bene, facendo la sua parte nella vittoria in casa bergamasca).

Quagliarella 7 : quarto gol in cinque giornate, 90esimo gol in maglia blucerchiata. Doppio passo – passatemela – Ronaldesco e sinistro sotto la traversa a freddare Sportiello. Ennesima meraviglia di classe e talento. Grazie. C'è solo da dire grazie. Potrebbe ancora far meglio, ma non trasforma il rigore del possibile raddoppio a fine primo tempo, calciando a mezz'altezza con poca precisione e trovando un reattivo Sportiello. Esce stremato (dal 20' s.t. Keita Balde 6,5 : entra e fa ammonire Malinovskyi. Poi, l'episodio che può cambiare la partita: in real time sembra abbattere Zapata, che cade preso non si sa da chi. VAR e rigore confermato in maniera sconcertante, perché non c'è modo di confermare l'impatto. Al minuto 92, assist al bacio per Jankto che chiude i giochi).

All. Ranieri 7,5: da Benevento in poi, la musica è cambiata. La prepara in maniera perfetta, due linee vicine e ripartenze organizzate e fulminee. I limiti rimangono, ma questa squadra non si è sciolta al cospetto della squadra più "pompata" d'Italia e che gioca il miglior calcio degli ultimi anni. Corsa, altruismo e sofferenza. Queste le caratteristiche principali. E poi, tanta qualità, che il mister non ha paura a mettere assieme. Nove punti in cinque partite, buon bottino visto il calendario. Ora il Derby da riscattare, nell'atteggiamento più che nel risultato.