Viviano torna in versione pararigori, Quagliarella offuscato, Budimir lotta ma non incide

15.10.2016 20:51 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Viviano torna in versione pararigori, Quagliarella offuscato, Budimir lotta ma non incide
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Viviano 6,5: tiene a galla la Samp quando la situazione rischia di precipitare, parando il calcio di rigore battuto da Caprari. Non è impeccabile nell'uscita su corner da cui ha origine l'1-1 dei padroni di casa, ma si riscatta anche con una serie di interventi su Caprari e Benali, consentendo quantomeno ai blucerchiati di portare a casa un punto.

Sala 5: prestazione sottotono rispetto alle prime uscite stagionali, appare titubante in diversi frangenti di gara ed è coinvolto nell'episodio del rigore a favore del pescara, per un lieve contatto con Bahebeck. Quando prova a proporsi sulla fascia, i suoi cross sono spesso fuori portata per gli attaccanti.

Silvestre 5,5: il gioco aereo di solito è suo forte, ma soffre i calci piazzati degli abruzzesi, perdendo di vista l'uomo su corner. Troppi disimpegni e passaggi sbagliati in fase di impostazione. Ottima conclusione dalla distanza al 25', ma Bizzarri dice ancora no.

Skriniar 6: al pari di Silvestre soffre le parabole dei corner biancazzurri, ma mantiene la concentrazione. Incontra le maggiori difficoltà quando si tratta di impostare l'azione dalle retrovie.

Regini 6: agisce sulla sinistra in attesa del rientro di Pavlovic, tentando occasionali sgroppate sulla fascia. Sebbene i suoi cross non siano sempre ben calibrati, ce la mette tutta per alimentare l'azione.

Barreto 6: disturba Campagnaro sulla punizione blucerchiata da cui scaturisce la rete dell'1-0, non manca la corsa, ma il centrocampo doriano è spesso scavalcato con eccessiva facilità.

(dal 39' s.t. Praet s.v.: una manciata di minuti per il belga, che comunque crea in poco tempo almeno un paio di situazioni complicate per la retroguardia del Pescara. Sfiora il goal nel finale, ma un provvidenziale salvataggio sulla linea ne vanifica gli sforzi).

Torreira 5,5: Oddo gli mette un uomo perennemente alle calcagna e riesce nell'intento di soffocare la manovra blucerchiata. La Samp risente della mancanza della sua abituale funzione di “collante” tra i reparti. Nel finale colpisce la traversa con una potente conclusione da fuori.

Linetty 5,5: positivo nel primo tempo, involuto nella ripresa. Non riesce ad approfittare di una palla non bloccata da Bizzarri su conclusione non irresistibile di Muriel.

Alvarez 6: prova a vivacizzare la manovra duettando nello stretto per innescare gli attaccanti, anche se non sempre risulta preciso nel suggerimento ai compagni.

(dal 6' s.t. B. Fernandes 5,5: per due volte entrato a gara in corso e per due volte a segno, contro Cagliari e Palermo, a Pescara non riesce a ripetere la magia. Gioca prevalentemente di prima, ma è poco ispirato).

Quagliarella 5: nel primo tempo gioca di sponda e spesso di prima, ma non ha ancora ritrovato il feeling con il goal e la brillantezza. Al 46' Bizzarri gli nega il goal da pochi passi sugli sviluppi di un calcio di punizione di Torreira. Nella ripresa la Samp non riesce a sfruttare la superiorità numerica e, quando riesce ad andare al tiro, non imprime abbastanza forza alla conclusione.

(dal 23' s.t. Muriel 5,5: la sua arma migliore è andarsene in velocità, ma nessuno riesce ad innescarlo, vanificando il tentativo di Giampaolo di dare una scossa alla squadra sfruttando le qualità del colombiano).

Budimir 5,5: prima da titolare per l'attaccante croato, che ha il merito di guadagnarsi diversi falli e di provocare l'espulsione di Coda, ma non è incisivo sottoporta. Nel primo tempo prova la botta dalla distanza, ma manca di coordinazione; prova il diagonale, ma non angola abbastanza la conclusione. Al 41' mostra tenacia e tecnica, ma Bizzarri intercetta il suo tiro sul primo palo. Lotta ed è volenteroso, ma non abbastanza cinico.

All. Giampaolo 5: cambia poco rispetto all'undici schierato con maggiore frequenza sinora, inserendo Budimir al posto di Muriel, reduce dalle fatiche con la nazionale colombiana, e preferendo ancora Alvarez agli altri trequartisti a disposizione. La manovra non è fluida, in difesa si corre qualche rischio di troppo, soprattutto su corner, la tattica del fuorigioco non funziona di fronte alla rapidità di Caprari e la squadra non sfrutta a dovere la superiorità numerica. L'attenuante è che anche la fortuna non assiste i blucerchiati in questo periodo (traversa di Torreira, rimpalli e un salvataggio decisivo sulla riga), ma è giunto il momento di rivedere qualcosa nell'atteggiamento tattico e negli interpreti del modulo. Praet e Schick, ad esempio, sono un patrimonio nel quale finora non ha creduto abbastanza, mentre in attacco occorrono alternative a Quagliarella, che al momento non ha brillato. La squadra è giovane, l'impegno non manca ed è giusto avere pazienza, ma il pareggio di oggi, in superiorità numerica per un tempo contro una diretta concorrente dalla difesa non impenetrabile, è sinonimo di due punti persi, piuttosto che uno guadagnato.