Okaka straripante, Eder ispirato, Bjarnason moto perpetuo

26.03.2014 23:20 di  Serena Timossi   vedi letture
Okaka straripante, Eder ispirato, Bjarnason moto perpetuo
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© foto di Federico De Luca

Da Costa 6: non particolarmente impegnato dagli attaccanti del Sassuolo, vive una serata piuttosto tranquilla, ma è attento sulla velenosa punizione di Magnanelli nel primo tempo e soprattutto sul diagonale di Missiroli in pieno recupero, che devia in angolo.

De Silvestri 6,5: intensità e propositività al servizio della squadra. Deciso nei contrasti, cerca di innescare le azioni offensive blucerchiate e di suonare la carica, trasmettendo ai compagni la grinta giusta.

Mustafi 7: ben posizionato, sicuro negli anticipi ed elegante quando avanza palla al piede. Per Zaza e Berardi è dura trovare lo spazio per pungere.

Regini 6,5: solo il cartellino rosso mostratogli nei minuti finali macchia un’ottima prestazione da centrale, impreziosita da una splendida conclusione stampatasi sulla traversa in avvio di ripresa, che avrebbe meritato miglior fortuna.

Costa 6: Mihajlovic gli offre la chance di ritrovarsi dopo un periodo buio, ma sembra ancora piuttosto bloccato psicologicamente. Si limita al compitino, che comunque svolge diligentemente.

(dal 37’ s.t. Gastaldello s.v.: minuti finali per il capitano, che fa buona guardia durante l’assalto finale neroverde)

Bjarnason 7: si trova spesso nel vivo dell’azione, fa molto movimento tra le linee e il suo moto perpetuo crea qualche difficoltà alla retroguardia emiliana. Impreciso sottoporta nel primo tempo, quando raccoglie di testa da posizione invitante un cross di Wszolek, parato senza problemi da Pegolo. Il portiere neroverde gli nega la gioia del goal sulla conclusione a botta sicura al 7’ della ripresa. Spende molte energie in fase di copertura e interdizione.

Obiang 6,5: più “in palla” rispetto alle ultime prestazioni, mantiene la lucidità nell’arco dei 90’ e nel finale, quando la Samp si trova in inferiorità numerica, offre il proprio contributo allontanando potenziali pericoli dall’area blucerchiata. Sul binario giusto.

Renan 7: confermato titolare dopo la buona prestazione offerta con il Verona, disputa un’altra ottima partita e al 46’ fa tremare il palo su punizione. Un paio di sbavature negli appoggi, per il resto infonde sostanza al centrocampo doriano e non disdegna la conclusione da fuori quando gli si prospetta l’occasione.

Wszolek 5,5: perde di vista Longhi in occasione dell’1-1, anche se la rete è viziata da posizione di fuorigioco. Offre qualche buono spunto, come il cross non depositato in rete da Bjarnason, ma non incide sulla gara e non aiuta a sufficienza De Silvestri in fase difensiva, come il gioco di Mihajlovic richiede.

(dal 13’ s.t. Eder 6,5: con il suo ingresso in campo la Samp cambia passo e la sua velocità è una spina nel fianco della retroguardia del Sassuolo. Suo lo splendido assist per il 2-1 targato Okaka. Non riesce a capitalizzare un bel pallone messo in mezzo da Gabbiadini per il potenziale 3-1)

Okaka 7: attivo sin dai primi minuti, mette lo zampino nell’azione dell’1-0 e insidia la porta di Pegolo in due occasioni in dieci giri scarsi d’orologio. Al 47’ del primo tempo grande risposta dell’estremo difensore del Sassuolo sulla sua rovesciata. La sua fisicità fa soffrire i difensori neroverdi, anche perché è tutt’altro che statico e abile nel proteggere palla. Lottatore.

Sansone 6,5: pronti via, nemmeno il tempo di scaldare la voce per i tifosi presenti al “Mapei Stadium” e per gli spettatori in tv di posare il telecomando, e trafigge la difesa del Sassuolo con la collaborazione di Bjarnason e Okaka. La sua tecnica costringe al fallo quasi sistematico il marcatore di turno. Perde un po’di smalto col passare dei minuti.

(dal 23’ s.t. Gabbiadini 6,5: oltre al bell’assist per Eder al 42’, offre un contributo decisivo in fase di ripiegamento, soprattutto quando la Samp si trova in inferiorità numerica. Generoso).

All. Mihajlovic 7: il traguardo dei 40 punti, un miraggio quando prese per mano una Samp penultima, è stato tagliato con anticipo. Coraggioso nel puntare su un ampio turnover, ottiene una vittoria che infonde fiducia al gruppo, coinvolgendo molti dei giocatori che sinora hanno avuto meno spazio. Non sbaglia la tempistica dei cambi, inserendo Eder e Gabbiadini al momento giusto per dare alla squadra la spinta necessaria a ottenere i tre punti. Chapeau.