Eder onnipresente, Obiang irriconoscibile, Mustafi puntuale

26.01.2014 18:15 di  Diego Anelli   vedi letture
Eder onnipresente, Obiang irriconoscibile, Mustafi puntuale
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Da Costa 6: interventi di ordinaria amministrazione. Attento in ogni occasione.

De Silvestri 6: cerca di fornire il consueto contributo prezioso in fase di spinta e copertura, non riuscendoci sempre con efficacia, ma dando spesso un’alternativa in più sull’esterno.

Gastaldello 6,5: Bianchi è un brutto cliente soprattutto di questi tempi, ma mantiene un rendimento di elevato livello per l’intero arco della gara.

Mustafi 6,5: roccioso e puntuale. Decisivo in chiusura su Bianchi lanciato a rete pochi secondi prima dell’intervallo, quando un’incomprensione con Gastaldello rischiava di costare carissima.

Costa 5: l’intervento falloso ingenuo e scoordinato causa del rigore rappresenta l’errore decisivo in una prestazione già insufficiente. In ritardo nelle diagonali difensive, ad esempio su Lazaros a metà ripresa, poco propositivo e non con i giusti tempi al momento dell’appoggio alla fase offensiva, numerosi i banali disimpegni sbagliati per imprecisione. Continua il suo periodo no.

Palombo 6: rendimento costante, agisce da diga davanti alla difesa, cerca di verticalizzare il gioco con lanci per i tagli dei centrocampisti più avanzati e dare ordine nel cuore del centrocampo nei momenti di maggiore confusione.

Obiang 4,5: la peggiore prestazione stagionale in un’annata finora ben al di sotto delle aspettative. Lento, compassato, mai propositivo con la tendenza all’appoggio al compagno più vicino piuttosto che assumere qualche iniziativa, in fase di rottura del gioco avversario non ha la tempestività e la convinzione negli interventi. Lo Juventus Stadium aveva fatto intravedere il vero Obiang, ci si augurava in un punto di ripresa, ci si sbagliava. Irriconoscibile.

Krsticic 5: non riesce ancora a trovare il rendimento della passata stagione. Va troppo ad intermittenza, trovando qualche buona giocata in una prova caratterizzata da lunghe pause e rare iniziative degne di nota, tra le quali lo zampino nell'azione del vantaggio. La Sampdoria avrebbe tanto bisogno del Nenad ammirato nelle precedenti annate.

(78’ Renan 5,5: tanto impegno e dinamismo, nel tentativo di tenere alto il baricentro della squadra. Sfortunato in occasione del contropiede di Lazaros).

Soriano 6: non incide come i suoi mezzi tecnici gli consentirebbero, ma almeno è tra i più propositivi tra i centrocampisti, prendendo spesso l’iniziativa, andando alla ricerca della verticalizzazione e provando più volte la conclusione in porta. Da fuori ci tenta in varie occasioni, ma debolmente. Ha un’ottima chance per scardinare la retroguardia rossoblu nel corso della ripresa, ma Curci salva con un intervento nel cuore dell’area.

Gabbiadini 6,5: svaria molto sull’intero fronte offensivo, difendendo bene la palla e andando alla ricerca del fraseggio nel breve con i compagni di reparto. Il goal è il giusto premio per una prestazione completamente al servizio della squadra, rivelandosi spesso e volentieri il centrocampista aggiunto. (88’ Sansone n.g.).

Eder 7: non è una prima punta, ma prova ad esserlo nel migliore dei modi, caricandosi la squadra sulle spalle, in particolare nei momenti più difficoltosi. Nella prima frazione non dà punti di riferimento ai rocciosi difensori rossoblu, andando alla ricerca di spazi sugli esterni. Nella ripresa sale in cattedra con un assist al bacio, due goal sfiorati e uno splendido servizio in profondità a favore di De Silvestri. Nel finale perde inevitabilmente un po’ di lucidità, anche lui è umano.

All. Mihajlovic 5,5: per almeno 45’ non si vede la sua Sampdoria, a causa della tattica difensivistica degli avversari, ma anche per colpa di una manovra troppo lenta e prevedibile. Va un po’ meglio nella ripresa e la strada potrebbe essere maggiormente in discesa una volta passati in vantaggio. Eder sfiora in due occasioni il raddoppio, ma il Bologna prende comunque coraggio, trovando la conclusione con eccessiva facilità nelle rare occasioni offensive. Non convincono appieno i cambi: l’ingresso di Renan al posto di Krsticic porta la squadra ad arretrare, abbassando il proprio baricentro, quando invece sembrava più logica l’uscita di un Obiang in netta difficoltà. Tardivo l’ingresso di Sansone. Inchiniamoci dinanzi a Sinisa, principale artefice di una rimonta impensabile fino a qualche settimana fa. Il mercato chiude tra pochi giorni, auguriamoci che qualche rinforzo di peso qualitativo arrivi davvero per evitare ulteriori e inutili patemi.