Colley mastodontico, Ekdal in versione di gala, prima gioia Gabbiadini

26.01.2019 21:38 di  Paolo Paolillo   vedi letture
Colley mastodontico, Ekdal in versione di gala, prima gioia Gabbiadini
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Audero 6: altra partita da spettatore, preciso con i piedi e attento in uscita alta. Dimostra molta concentrazione nel guidare la retroguardia. Si sporca la divisa solo un subdolo destro di Fofana che sibila a lato, poi resta a guardare.

Bereszynski 6: Prova col freno a mano tirato per Bere, che si vede non essere al meglio fisicamente. Gioca con la mente e non si fa fregare dalla velocità di D'Alessandro o dall'estro di De Paul che si allarga molto. Tiene bene anche Pussetto. Non spinge come al solito, ma non disdegna ogni tanto di alzare il raggio d'azione.

Andersen 6,5: Partita di ragione e di qualità del giovane danese, che colpisce sempre più per la tranquillità e l'attenzione. Ha alzato il livello dopo un periodo di appannamento e si è preso il ruolo di leader della difesa. Vanifica ogni inserimento di De Paul e tiene anche negli scontri con Okaka, già provato dal duello con Colley.

Colley 7,5: Impetuosa, selvaggia, praticamente perfetta. C'è tutto questo nella partita del gambiano, che non sbaglia letteralmente nulla, neanche un passaggio. Le prende e le dà, stravince il confronto fisico con Okaka. La battaglia fisica lo esalta, fa vedere di essere cresciuto nelle letture, anticipando e uscendo in chiusura con tempi perfetti. Bravissimo.

Murru 7: Oramai si dovrebbe dire solita partita del terzino sardo, perché corre come un matto avanti e indietro e non lesina anche uscite in gran bello stile. Guadagna il secondo rigore con un sinistro che incoccia il braccio del difensore bianconero. Senza quell'impatto, forse, avrebbe trovato la prima e strameritata gioia personale, per un giocatore che – si parlasse di basket – sarebbe il giocatore che più si è migliorato rispetto all'anno scorso (dal 32' s.t. Junior Tavares 6: si guadagna il primo voto della sua carriera in maglia blucerchiata, entrando a partita in ghiaccio ma regalando un paio di chiusure di qualità e non sbagliando un passaggio. Chi ben comincia....).

Ekdal 7: A volte passa inosservato, ma il lavoro dello svedese è pazzesco. Oggi, per l'ennesima volta, fa tutto quello che si può fare su un campo da calcio. Fa la diga e contrasta, poi lo trovi a tessere la trama di gioco e dare i tempi, poi si lascia andare a qualche scorribanda palla al piede, poi va a saltare di testa. Gli manca solo il gol. Arriverà.

Linetty 7,5: Mezzo voto in più per il gol in inserimento che, se inserito nel suo CV, gli darebbe sicuramente più lustro. Si, perché del polacco se ne parla sempre troppo poco, ma è quello che tecnicamente – dal suo arrivo – è migliorato di più e che riveste un ruolo chiave nel centrocampo. Fateci caso, sia con Torreira che con questo Ekdal, se Linetty non gira il centrocampo fa fatica. Oggi trova corsa, gamba e tecnica. Bentornato.

Praet 6,5: Torna l'elegante mezz'ala che tutti conosciamo e non lesina sacrificio in fase difensiva. Sempre più leader della squadra, poche parole e tanti fatti. La fascia, quando esce Quagliarella, diventa sua. Per la Sampdoria lui è essenziale, ma ci aggiunge lo stile.

Saponara 7: Il cioccolatino che serve a Linetty è di qualità svizzera e varrebbe – da solo – il prezzo del biglietto. Intelligenza, creatività, emozione. Questo è stato il trequartista stasera. Riduce le pause ed è sempre nella partita, non lo prendono mai e dipinge calcio. Se cresce anche lui e la salute lo assiste, ci si diverte, perché la classe e la tecnica sono di primissima e finissima qualità.

Defrel 6,5: Risponde bene alle voci di mercato, giocando una gara di volontà e sacrificio, che porta al rigore che sblocca la partita e regala la possibilità del record a Quagliarella. Tanta corsa, arriva poco in zona gol, ma i suoi movimenti favoriscono i compagni e gli inserimenti (dal 29' s.t. Gabbiadini 7: bentornato Manolo. Prima in casa e gol, riprendendo da dove aveva finito, visto che l'ultimo gol dell'ex Southampton fu segnato all'Udinese. Freccia preziosa nella faretra offensiva doriana).

Quagliarella 10: Record. Leggenda. Lo stadio ai suoi piedi. Regalo di compleanno. Il sogno azzurro. Capocannoniere. Divertimento. Sacrificio. Grazie Fabio, nostra Lanterna (dal 39's.t. Kownacki 6: partita finita ma lui ci mette il giusto appiglio).

All. Giampaolo 7,5: Tatticamente non "incide" nella partita, ma oggi – forse – è l'elogio del lavoro che l'allenatore fa nella testa dei suoi giocatori. Ha rigenerato un ragazzino di quasi 36 anni, portandolo a segnare come una macchina e diventare capocannoniere. Defrel sembra tornato quello di Sassuolo, Gabbiadini impiega una partita e mezzo per tornare a segnare in blucerchiato. Ekdal lo inventa regista e lo svedese diventa perno imprescindibile. Di Praet si è già speso tempo e parole. Murru il capolavoro, l'anno scorso alquanto sottotono, oggi sembra il terzino sinistro che si attendeva da tempo. Sala da non giocare ad essere confidente nel ruolo e nelle giocate. La crescita di Colley e Andersen. E sul 3-0, poco prima della mezz'ora nella ripresa, corre come un matto a bordo campo dietro al pallone, invitando ad accorciare la sua squadra. Condottiero.