Un gradino dopo l’altro. Auguri a Manolo Gabbiadini, l’uomo-derby

26.11.2014 00:00 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Un gradino dopo l’altro. Auguri a Manolo Gabbiadini, l’uomo-derby
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Volete un giorno libero in più? Dovete vincere. Andate a prendervelo”. Sinisa Mihajlovic sa come motivare i propri giocatori. Parafrasandolo, pensando al percorso che molti giovani promettenti hanno intrapreso con la casacca della Samp, potremmo dire: “Volete affermarvi e realizzare i vostri sogni? Impegnatevi a fondo in allenamento, mantenete l’umiltà e in campo date tutto ciò che avete per la maglia che indossate. I risultati arriveranno”. Manolo Gabbiadini, attaccante dai grandi margini di crescita, un gradino alla volta, sta attraversando la scala che conduce alla consacrazione.

Il modello del giocatore di Calcinate non poteva che essere la sorella maggiore di otto anni Melania, bomber della Nazionale femminile. Il giovanissimo Manolo ne ripercorre i passi entrando nel vivaio dell’Atalanta e taglia molti piccoli grandi traguardi in un percorso di maturazione che procede senza intoppi: la positiva stagione a Cittadella che gli vale l’appellativo di uno dei migliori giovani del campionato cadetto, la conquista dell'Under-21 (di cui diventerà il terzo capocannoniere della storia alle spalle di Pirlo e Gilardino), i primi gettoni in serie A con la casacca nerazzurra, la rete segnata con gli orobici all’esordio stagionale in Coppa Italia, la convocazione da parte di Prandelli nella Nazionale maggiore nell’agosto 2012. Tante prime volte, in un’escalation che desta l’interesse della Juventus, club che lo acquista nel 2012, girandolo in prestito al Bologna.

Tra le file dei felsinei Gabbiadini agisce prevalentemente da attaccante esterno e la Samp, come sempre particolarmente attenta ai giovani talenti, ne rileva la metà del cartellino. L'attaccante si presenta con una doppietta ai danni del Benevento in Coppia Italia e a fine stagione totalizzerà 34 presenze e 8 reti, alcune delle quali di pregevole fattura.

Nella stagione in corso Manolo è a quota 4 marcature e sicuramente quella dal peso maggiore è il sigillo realizzato nel derby (il secondo consecutivo vinto da Mihajlovic nella sua gestione, dopo la stracittadina nel segno di Maxi Lopez). Una punizione velenosa, sulla quale nessun giocatore è intervenuto e che ha battuto Perin con la sua traiettoria beffarda, scatenando le polemiche rossoblù per un presunto fuorigioco non sussistente secondo i termini del nuovo regolamento.

Nelle ultime partite Gabbiadini è apparso sottotono, ma nell'economia di un campionato lungo in cui la Sampdoria occupa una posizione in classifica al di sopra delle aspettative, un lieve calo è fisiologico. Lo spirito di sacrificio in fase di copertura, il piede caldo su punizione e la potenza del suo tiro dalla distanza sono alcune delle qualità che lo caratterizzano, lo rendono tra le pedine strategiche della squadra blucerchiata e gli sono valse la convocazione di Conte per l'amichevole Italia-Albania.

La saggezza popolare ci insegna che il mondo è fatto di scale: c'è chi scende e c'è chi sale. Un gradino dopo l'altro Gabbia e compagni stanno inseguendo un sogno, aiutati da una tifoseria, da un allenatore e da una società che sanno come tirare fuori il meglio dai giovani talentuosi e motivati. L'importante, mentre si sale, è non dimenticare da dove si è partiti e capire che spesso si è talmente impegnati nella salita da perdere di vista l'importanza del gradino solido su cui ci stiamo muovendo. Il presente è già futuro.