Fedato pungente, Martinelli opaco, solo Tozzo si salva nel k.o. del Matera

"A farsi le ossa" è la rubrica settimanale che vi tiene aggiornati sulle prestazioni dei giovani blucerchiati in prestito nelle serie minori.
23.02.2017 09:31 di  Andrea Vazzoler   vedi letture
Fedato pungente, Martinelli opaco, solo Tozzo si salva nel k.o. del Matera
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

In un weekend in chiaroscuro per i giovani blucerchiati in prestito sale alle cronache in Serie A l'exploit del Pescara, a soli tre giorni dal cambio di allenatore che ha visto l'esonero di Oddo e il ritorno di Zdenek Zeman. Gli abruzzesi annichiliscono un Genoa già in crisi grazie alla doppietta di Caprari, ispiratissimo, ai gol di Benali, Cerri e all'autogol di Orban. Nell'elettrizzante domenica del Delfino, il blucerchiato Valerio Verre non entra personalmente nelle azioni dei gol ma si rivela prezioso a centrocampo, svariando su tutta la linea mediana.

In Serie B, il Brescia continua a faticare e perde anche a Carpi per 2-1. Così come la squadra, anche i giovani della Sampdoria tra le fila lombarde, Alessandro Martinelli e Federico Bonazzoli, non stanno vivendo un buon momento. Il giovane centrocampista di origine svizzera parte titolare ma, come tutta la squadra di Brocchi, risulta poco incisivo, un po’ alienato dal gioco e sviluppa una prestazione opaca con poche azioni degne di nota. Bonazzoli entra a dieci minuti dal termine al posto di Ndoj, ma il suo impatto sulla gara non produce effetti positivi non trovando mai il varco giusto per rendersi pericoloso. Tra le fila del Carpi spicca invece la buona prestazione di Francesco Fedato, primo tra i biancorossi a mettere in difficoltà Arcari con un'azione personale, e costante spina nel fianco per la difesa delle Rondinelle.

Anche il Latina perde in casa contro il Novara 0-1 con molto rammarico da parte del tecnico Vivarini, ma soprattutto con un’instabilità societaria che si riflette sul gioco e sulle prestazioni individuali dei calciatori. Il tecnico nerazzurro difende tuttavia la sua squadra augurandosi una veloce risoluzione delle problematiche societarie che porterebbe maggiore tranquillità e consapevolezza ad un gruppo composto essenzialmente da giovani. Tra i blucerchiati in rosa, Michele Rocca e Gabriele Rolando restano in panchina, mentre Alessandro De Vitis entra all’82 al posto di Bandinelli senza però incidere sulla gara.

Sempre in Serie B, Antonio Palumbo sconta il suo turno di squalifica, mentre in Repubblica Ceca torna in campo Jakub Hromada. Il campionato ceco riprende la marcia dopo la sosta invernale e il Viktoria Plzen vince subito 1-0 contro il Pribram mantenendo salda la vetta della classifica; il centrocampista slovacco della Samp entra nei minuti finali di gara e contribuisce con diligenza e determinazione al mantenimento del vantaggio nel concitato finale di gara.

In Lega Pro, un Matera a due facce continua la striscia negativa in campionato perdendo anche a Foggia 3-1, ma si riprende tre giorni dopo battendo il Taranto 1-0 e conquistando la semifinale della Coppa Italia di Lega Pro. A salvarsi parzialmente dalla disfatta di Foggia è solo il portiere blucerchiato Andrea Tozzo che cerca di limitare i danni a fronte di un passivo che poteva essere ben più ampio. Alla fine del primo tempo compie un grandissimo miracolo sulla conclusione di Sarno su punizione e si ripete nella ripresa ancora su Sarno, e poi su Mazzeo. I numeri tuttavia (otto gol in tre partite) non danno giustizia alle prestazioni del portiere classe 1992 che in questo momento, soprattutto dal punto di vista dei risultati, è davvero sfortunato.

Infine, nel girone A, il Pontedera riesce finalmente a sfatare la maledizione del finale di partita strappando un'importante vittoria al Porta Elisa di Lucca con una rete in pieno recupero. Dopo una gara in cui è lo stesso Pontedera a creare più occasioni, Kabashi realizza il gol vittoria con la complicità del portiere avversario che si lascia clamorosamente ingannare dal rimbalzo del pallone. Il tecnico Indiani chiama in causa il doriano Giacomo Calò proprio nell'intenso finale, quando ai granata servono forze fresche a centrocampo.