Paolo, il paradiso blucerchiato

14.10.2012 00:00 di  Diego Anelli   vedi letture
Paolo, il paradiso blucerchiato
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© foto di Gerolamo Calcagno/FDL71

19 anni dopo, con te, per sempre, come se il tempo non fosse mai passato.

I tuoi insegnamenti sono stati ricevuti e tramandati a figli e nipoti,

noi Sampdoriani siamo diventati unici grazie alle tue parole, ai tuoi gesti,

al tuo modo gentile, pacato, appassionato, unico, Sampdoriano.

Non ce lo siamo mai dimenticati e mai potremmo farlo,

perché i tuoi insegnamenti fanno parte del nostro Dna.

Abbiamo cantato e canteremo sempre, soprattutto nelle occasioni più tristi,

dopo una finale di Coppa Italia persa ai rigori,

dopo una qualificazione in Champions sfuggita per una manciata di secondi,

al triplice fischio finale che decretò la retrocessione in serie B.

In queste occasioni quando in tanti getterebbero la spugna,

in tanti abbandonerebbero la nave in mezzo alla tempesta,

in tantissimi dimostrerebbero di essere semplici simpatizzanti e non veri tifosi.

Noi Sampdoriani invece c’eravamo, ci siamo e sempre ci saremo.

Nel mio piccolo me lo sono ripromesso durante la goleada subita a Nocera,

ero sugli spalti e faticavo a riconoscere la mia Sampdoria,

persa, smarrita, senza punti di riferimento, ma i colori in campo non erano

mai cambiati e meritavano il massimo sostegno sull’orlo di una crisi apparentemente senza fine.

Quel giorno la Sampdoria venne umiliata in campo, ma fui comunque fiero di

essere presente, di essere al suo fianco. Ad un certo punto guardai verso il cielo

e ti pensai, per capire cosa avresti pensato, cosa potevi consigliarci.

Cantare, essere orgogliosi dei propri colori e crescere dalle sconfitte.

Tutti insieme abbiamo creduto di tornare a casa e ci siamo riusciti.

A Varese la Sampdoria ha regalato a chi non l’ha mai abbandonata

un’emozione unica, indescrivibile, una liberazione dopo una sofferenza incredibile.

Come sempre, anche sotto la fitta pioggia e un freddo fuori stagione, dall’alto

hai guidato, consigliato la tua amata, hai sofferto e gioito assieme a noi.

Grazie Presidente, Grazie Paolo, Grazie Vero Cuore Sampdoriano.