Giampaolo: "Non dobbiamo rassegnarci a fare campionato da 8 - 12° posto. E' questione di salto di qualità mentale"

27.04.2019 13:26 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Giampaolo: "Non dobbiamo rassegnarci a fare campionato da 8 - 12° posto.  E' questione di salto di qualità mentale"
© foto di Sampdorianews.net

Le residue speranze europee della Sampdoria passano per la sfida casalinga con la Lazio di Simone Inzaghi. Nella consueta conferenza stampa pre partita, Mister Giampaolo si è soffermato sul finale di campionato dei blucerchiati e sulle ambizioni future.

Cosa cambiare rispetto a Bologna? "La sconfitta di Bologna ha rallentato fortemente la corsa per l'Europa. E' chiaro che quando perdi punti e le altre vincono ti metti nella condizione di non sbagliare mai. Ci manca uno per fare trentuno. Ma poi non è detto che quel'uno sia riconducibili al livello tecnico della squadra. Va colmato con la programmazione. Le ultime partite che rimangono contengono una parte di quel valore di cui parlavo prima, la capacità di migliorarsi sempre per migliorare il livello della tua competizione. Gli ultimi cinque step, in questo senso, determineranno ancora meglio quanto è consistente quel'uno. Io sono molto attento in questo senso, la squadra negli ultimi tre anni è sempre migliorata. Sia come squadra che come autostima, al netto delle cessioni e delle plusvalenze che risultano determinanti nella crescita della squadra".

Come ha visto la squadra dal punto di vista psicologico? "Non deve intaccare, ci sta il dispiacere perché hai perso la partita ma non deve intaccare. Si deve ragionare su quel particolare che deve andare a completarsi. Se affrontassimo le ultime cinque partite con le infradito saremo punto a capo, significa che non abbiamo margini di miglioramento. Se il fatturato mi dice che la Samp deve stare fra l'ottavo e il dodicesimo posto senza considerazione l'azione e una visione più ampia devo rassegnarmi. Se ci togliete questo dobbiamo soffermarci sui numeri. La squadra deve tornare a fare il meglio per ripartire poi la prossima stagione".

Come sta Andersen? "Sono tutti convocati tranne Andersen".

TMW: che Lazio si aspetta? "Una squadra molto forte che io ritengo che io possa arrivare fra le prime quattro e non come quarta. La Lazio è da qualche anno che dico che lavora bene e che ha giocatori forti. E' vero che mancheranno due pezzi da novanta ma è altrettanto vero che la Lazio ha esperienza e qualità. Mi aspetto una partita dura come tutte, ma dipende molto dallo spiriti di voler e poter fare una grande prestazione. Poi il risultato sarà quello che sarà ma la squadra deve dare tutta se stessa e mantenere alto il profilo. E' l'ultima partita utile e va giocata con grande senso di responsabilità".

Cosa dipende questo salto di qualità? "Se la Samp arriva settima il campionato sarà straordinario se non ci arriviamo il campionato sarà buono ma avremo qualche rammarico. La volontà e la capacità però sono due cose diverse. Bisogna fare considerazioni non sulla volontà ma anche sulle difficoltà. Quel salto di qualità dipende dall'allenatore, dai calciatori, dal club, dall'organizzazione generale ma non dai tifosi".

E' una questione di carattere? "No. E' questione di salto di qualità mentale che riguarda tutto. Faremo delle riflessioni con la società per capire se colmare quell'uno e queste cinque partite sono importanti per chiarirmi le idee. Non ho nulla da rimproverare alla squadra ma la sprono a far sì che quel gap venga colmato. Non dobbiamo rassegnarci a fare campionato da ottavo-dodicesimo posto. Io non posso far più quel campionato lì".

Lei aveva parlato di dimenticare il derby. Il salto di qualità dipende anche da quello? "Sì. Comprende anche questo aspetto qui".

In difesa come pensa di sostituire Andersen? "Ho diversi dubbi. Sono in alto mare anche con la formazione. Cercherò di mettere assieme due calciatori che si completano su tanti punti di vista perchè la Lazio è una squadra ostica".

TMW: come ha reagito Audero dopo la prestazione non positiva di Bologna? "Ci ha messo la faccia dopo la partita. Il ragazzo ha personalità, si può sbagliare. Ha giocato tante partite in cui ha fatto bene e ci ha fatto vincere. Non ci sono problemi, ha la testa sulle spalle, è freddo e razionale. La crescita di un giovane passa anche attraverso gli errori, come sai reagire".

La convocazione di Murru per lo stage in Nazionale è una soddisfazione anche per te? "E' una soddisfazione per loro. Murru ha fatto grandi progressi, il merito è suo, è migliorato anche nel lavoro. Audero si è meritato anche questa considerazione. I calciatori devono pensare che questo è uno step che li deve portare a fare un altro passo".