Lombardo: "Avevamo un patrimonio inconscio, l'impronta di Eriksson"

18.09.2021 17:11 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
Lombardo: "Avevamo un patrimonio inconscio, l'impronta di Eriksson"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nel corso di una lunga intervista Attilio Lombardo ha parlato della generazione di grandi allenatori scaturita dalla Lazio degli anni 2000, a partire dall'attuale tecnico dell'Inter Simone Inzaghi che iniziò proprio come Lombardo dalle formazioni giovanili, l'uno alla Lazio, l'altro nella Primavera della Samp. L'ex ala della formazione dello Scudetto ha però confessato alla Gazzetta dello Sport che in quella squadra solo il futuro CT Mancini mostrava già la vocazione di allenatore. 

"Oggi sarebbe facile da dire: ce l'avevamo dentro già allora. Smentisco: io l'avrei detto solo del Mancio, che giocava ma era allenatore da anni, aveva già un progetto chiaro anche per il fine carriera. Gli altri no, neanche il Cholo, Almeyda, Conceiçao, non solo Simone Inzaghi e Sinisa. A quei tempi pensavamo solo a fare i giocatori. Ma avevamo già un patrimonio inconscio, tutti. Quale? L'impronta di Eriksson".