UNA BOTTA DI DORIA: I fischi che parano un rigore. Ancora una volta

17.12.2017 19:00 di  Paolo Paolillo   vedi letture
UNA BOTTA DI DORIA: I fischi che parano un rigore. Ancora una volta
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un mancino, in maglia neroverde del Sassuolo, sul dischetto sotto la Gradinata Sud. Un tiro a mezza altezza. Le due mani del portiere di casa sul pallone. Il boato assordante dopo i fischi. Una scena già vista. Una scena che si è ripetuta. Non in maniere perfetta. 

Prima di tutto stilisticamente, perché la palla calciata da Politano oggi è andata nell'angolo opposto a quella calciata ai tempi da Sansone. Secondariamente, per il risultato di quella partita. Quella Samp vinse 2-1 grazie anche alla parata di Da Costa e si guadagnò mezzo biglietto per la finale di spareggio per la promozione in Serie A. Oggi la partita è finita con una sconfitta, nonostante la prodezza di Viviano. L'unicio comun denominatore è colui che vinse entrambe le partite: Beppe Iachini. E il casino intimidatorio della Sud.

Chi dice che l'ambiente non può influenzare un risultato, sbaglia sapendo di sbagliare. La Sud, per la seconda volta, "para" un rigore ad un avversario. Con la pressione che mette agli avversari, con il coro di fischi che intimoriscono, fanno perdere sicurezza, destabilizzano, quando sono così intensi, chiunque. Di cuore e testa. Facendo la propria parte, come sempre.