Palombo: "La mia voglia di sposare questo progetto è la stessa del primo giorno, e non accetto che sia messa in discussione"

Il capitano della Sampdoria intervistato a 360° dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
25.11.2011 12:00 di  Niccolò Bagnoli   vedi letture
Palombo: "La mia voglia di sposare questo progetto è la stessa del primo giorno, e non accetto che sia messa in discussione"
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© foto di Federico De Luca

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport pubblica una lunga intervista al capitano della Sampdoria, Angelo Palombo, della quale riportiamo i passaggi più importanti.

Sul momento no suo e della squadra: "La retrocessione è un capitolo chiuso, le difficoltà di oggi sono per una serie di concause, da dividere tra tutti. La gente da noi si aspetta il massimo, perché facciamo un lavoro fortunato, ed è giusto che i tifosi mugugnino se qualcosa non va. Io questo prima non l'avevo capito, e mi arrabbiavo, ora invece ho recepito che se i tifosi se la prendono con me perché non gioco all'altezza è un attestato di stima nei miei confronti, sanno che posso dare molto di più, mi reputano un grande giocatore e vogliono vedermi giocare in quanto tale. Personalmente posso solo dire che per un mese e mezzo mi sono allenato due volte alla settimana. Ora fortunatamente inizio a stare meglio".

Sulla classifica: "Sapevo che sarebbe stata dura, d'altronde contro di noi tutte le squadre danno il 120%, dunque a noi tocca dare il 130% per vincere. La serie B è lunghissima, e molto dura, nonostante i nostri 17 mila abbonati, fantastici perché mai ci hanno abbandonato. Davanti corrono, è vero, ci serve un filotto di tre, quattro vittorie consecutive, per assestarsi bene tra le prime. Sono preoccupato per la classifica, sì, ma lo sarei anche se fossi davanti".

Sulla rosa e il cambio di tecnico: "Avere una rosa abbondante in certi momenti della stagione è una grande cosa, ma mi rendo conto che per un allenatore non deve essere facile gestire un gruppo di 29 giocatori, con magari qualcuno costretto a restare sempre ai margini per sovrannumero quando fai tattica. Di certo la nostra rosa potrebbe competere anche in A. Poi non posso dire quali siano state le difficoltà incontrate da Atzori, è un uomo rispettabile, ci ha rimesso comunque in carreggiata, ora tiferà per noi".

Sulla Nazionale: "Stare fuori mi fa male, ma è solo giocando bene che potrò riprendermi il posto. Non discuto certo le scelte del CT Prandelli, c'è sempre chi merita di più e chi di meno. Personalmente non mi abbatto, rivoglio il posto".

Sul suo futuro: "Non ho mai smesso di credere ciecamente nel lavoro della società, del presidente e dei miei compagni. La mia voglia di sposare questo progetto è la stessa del primo giorno, e non accetto che sia messa in discussione".

Infine, sull'obiettivo finale di questa stagione: "Tornare in A. Sarebbe la cosa migliore rimanesse valido tale obiettivo...".

Coraggio Angelo, prendici per mano e riportaci su.