IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Da Olanda: "Cantare e stringerci al gruppo". Da Spagna: "Ranieri sta tracciando la via maestra". Da Australia: "Quel pessimismo autolesionista..."

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16.11.2019 15:11 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
IN OGNI POSTO CHE ANDIAMO - Da Olanda: "Cantare e stringerci al gruppo". Da Spagna: "Ranieri sta tracciando la via maestra". Da Australia: "Quel pessimismo autolesionista..."

FEDERICO MARTINO (GERMANIA): Arriviamo a questa sosta con molti spunti positivi a mio parere. Il lavoro di King Claudio piano piano si sta vedendo, come ha detto lui per costruire una casa si parte dalle fondamenta, e nel nostro caso le fondamenta era la fase difensiva.BTroppi goal subiti nelle partite precedenti e non é un caso che da quando é arrivato Ranieri abbiamo chiuso per 3 volte la gara a porta inviolata, stiamo finalmente trovando una stabilità difensiva che sarà fondamentale se vorremmo provare a toglierci dalle parti basse della classifica. La coppia Colley-Ferrari lavora molto bene e a mio parere Depaoli sulla corsia di destra si sta rivelando un ottimo giocatore con gamba e buone propensioni di spinta.VIl gioco continua un po´a latitare purtroppo ma la qualità davanti non manca, Ranieri sta privilegiando un 4-4-2 molto compatto con Vieira e Ekdal in mezzo al campo a fare legna, e sulle fasce poca spinta. Jankto a mio parere ha gamba ma non la qualità per giocare esterno alto di centrocampo, ci vorrà tempo per vedere giocare bene la squadra soprattutto perché Fabio purtroppo sembra lontano da quello dell anno scorso, Rigoni non si é ancora adattato in squadra e Ramirez finora é entrato solo a partita in corso. Secondo me la squadra é costruita per giocare col trequartista e due punte possibilmente Quagliarella – Caprari, o Quagliarella - Gabbiadini. Ci manca qualcosina a centrocampo dato che Praet non é mai stato sostituito e speriamo possa arrivare nel mercato di gennaio, così come un centrale affidabile che possa portarci ulteriori certezze in difesa per fare un girone di ritorno da Sampdoria e cancellare questo brutto inizio di campionato. In ogni caso io mi sento abbastanza fiducioso e convinto che col tempo la squadra migliorerà sempre di più e risaliremo la classifica. 

STEFANO ORENGO (POLONIA): Chiudere la difesa. Al resto penseremo poi. In queste due frasi credo si possa racchiudere il Ranieri-pensiero di queste prime cinque partite da quando Sir Claudio si è seduto sulla panchina blucerchiata. Razionale, semplice, dritto al punto e finora efficace, con 6 punti conquistati in 5 partite, il doppio di quanto conquistato sotto la gestione Di Francesco con due gare in meno giocate.I problemi questa squadra li ha, certamente, soprattutto in zona gol, dove continuiamo maledettamente a faticare e dove ancora mancano i goal di Quagliarella, ma la strada è quella giusta, così come l’organizzazione ritrovata. Non eravamo spumeggianti prima e non lo siamo ancora, ma la solidità ora l’abbiamo ritrovata. E da quella dobbiamo gettare le fondamenta per risollevare la nostra stagione.

NICOLO' VARICOSI (SPAGNA): La coesione dentro e fuori dal campo questo è il focus per cui stiamo risalendo dalle sabbie mobili. La casa si costruisce dalle fondamenta, Il mister ha ragione, e i risultati si stanno vedendo, tre risultati utili consecutivi, porta rimasta inviolata tre volte nelle ultime cinque, Ranieri sta tracciando la via maestra. Con Spal e Atalanta abbiamo giocato da squadra che ha interiorizzato i suoi limiti ma che non per questo si dà per vinta, anzi cerca di rispondere colpo su colpo senza pensare alle proprie debolezze, mostrando concentrazione e leggerezza, proprio quella mancata nella gestione precedente, dove si scendeva in campo con la paura di giocare. Ranieri sta recuperando il gruppo nello spirito, ma alcuni singoli devono obbligatoriamente dare di più, per esperienza, carriera e abilità indiscusse, uno su tutti è il capitano Fabio Quagliarella, il quale deve essere messo in condizione di trascinare la squadra come non mai. La corsa salvezza passa proprio da qui, perché se è vero che non bisogna perdere, quest’anno per salvarsi bisogna anche vincere, e per vincere si deve segnare.

PAOLO BONANNO (ARGENTINA): Visto dall’Argentina sembra che non sia mai successo nulla, non solo che la Samp si stia riprendendo da un inizio campionato partito con il passo sbagliato, ma sembrerebbe addirittura che l’intero calcio italiano sia sparito dopo l’Inter degli argentini negli ultimi anni duemila. Per un tifoso blucerchiato seguire la partite della Sampdoria dall’altra parte dell’oceano è diventato molto più facile negli ultimi anni grazie a internet e streaming, dato che in Argentina ormai non ci sono più le trasmissioni televisive dedicate al calcio italiano. Ormai Messi e il Barcellona hanno offuscato l’intera Serie A. Quindi da queste parti non si è mai sentito parlare della partenza complicata con Di Francesco, dell’ultimo posto in classifica, l’arrivo di Ranieri, né i possibili acquisti di Gennaio. Adesso grazie ad internet e le nuove tecnologie si soffre in diretta! Non è stato un inizio campionato facile ma un vero Sampdoriano lo è ovunque, anche a Ushuaia nell'estremo sud della Patagonia davanti allo schermo con il cuore in gola

LORENZO VAN PERG (PORTOGALLO): dopo il disastro delle prime giornate sotto la gestione Di Francesco con una valanga di goal subiti e un atteggiamento passivo della squadra, sembra stia tornando un po' di sole tra le nuvole. Ancora poco per poter tirare un sospiro di sollievo ma non siamo più in caduta libera, bensì in costante ripresa. In questo momento inutile parlare di gioco, giocatori, siamo in emergenza e ci resteremo fino a quando non raggiungeremo una posizione tranquilla a centro classifica. A quel punto potremo cominciare a parlare di schemi e commentare i risultati con tranquillità. In questo deserto di gioco offensivo e goal segnati, Bonazzoli ha dimostrato che con voglia, agonismo, impegno, ardore agonistico si può diventare beniamino dei tifosi normali. Peccato per il suo infortunio, speriamo di recuperarlo e rivederlo presto in campo, rivogliamo le sue sgroppate coraggiose, ti aspettiamo Federico!

GIACOMO ZANON (FRANCIA): Crederci, bisogna crederci. Le cose sono cambiate in queste ultime settimane grazie all'arrivo della nuova guida tecnica. È innegabile che l'approdo sulla panchina doriana di un uomo esperto come Claudio Ranieri abbia ridato fiducia all'ambiente blucerchiato, calmando le acque e iniettando quella tranquillità necessaria ad un gruppo che, ultimo in classifica, sembrava aver più paura di perdere che voglia di vincere. Certo, non giochiamo il più bel gioco della Serie A, ma l'approccio di Ranieri mi sembra semplicemente perfetto. Fare un passo alla volta, senza stravolgere tutto sotto l'aspetto tattico, cercando il modulo migliore per dare equilibrio alla squadra. E quasi automaticamente, visti gli uomini disponibili il modulo sta tornato ad essere quello dell'era Giampaolo. La difesa, in palese difficoltà con Di Francesco, è stato il primo cantiere di Ranieri e i risultati si vedono. Ora bisogna lavorare sull'attacco dove gli interpreti hanno solo bisogno di ritrovarsi. Da Quagliarella a Caprari, da Ramirez a Gabbiadini, le frecce per far male ci sono. Bisogna solo tendere l'arco. La partita con l'Atalanta mi ha davvero dato fiducia. Certo, un pareggio in casa potrebbe sembrare poco e gli orobici non erano al completo, però la Samp è stata in campo tenendo testa ad un avversario sulla carta nettamente superiore. Ho rivisto una voglia, una cattiveria agonistica e un'organizzazione di gioco che mancavano da un bel po'. Il campionato è ancora lungo, ma la strada intrapresa per la salvezza mi sembra quella giusta. Crediamoci! 

GIUSEPPE D'AMICO (OLANDA): "Ave Claudio, morituri te salutant”. Era un po’ questo il sentimento generale che si percepiva guardando alle facce dei giocatori reduci dal pessimo avvio sotto la guida Di Francesco ma queste ultime giornate hanno testimoniato che, una volta toccato il fondo, si può soltanto risalire. La ricerca della formula per portare fieno in cascina passa, per adesso, da un calcio solido e organizzato, “catenacciaro” quanto basta per resistere a due corazzate del gol come Roma e Atalanta. I buoni pareggi interni contro la Dea e i capitolini, uniti al successo esterno con la Spal, ci fanno respirare in attesa poi di tornare a calcare il campo dopo la sosta. Sarà allora che dovremo pretendere un minimo di armonia offensiva in più, sperando che Ranieri riesca a far assimilare i propri principi agli interpreti a sua disposizione. I più positivi sotto la guida del nostro nuovo condottiero sono senza dubbio Bonazzoli (con annesse dita incrociate perché possa tornare al top della forma il prima possibile), Vieira, Ekdal, Depaoli e Colley. Meno brillanti Gabbiadini, Quagliarella e Murillo, che sembra aver perso il posto a discapito di Ferrari. Ciò che salta all’occhio è un nuovo zoccolo duro, con l’asse Murru-Jankto a sinistra e Ekdal-Vieira in mezzo, che ha garantito più affidabilità in fase di copertura e lasciato intravedere buon potenziale in fase offensiva. Siamo ancora in zona rossa e probabilmente sarà una stagione difficile, non ci resta che cantare, tifare e stringerci attorno a un gruppo che non ha mai fatto nulla per non ricevere l’affetto della gente. 

FABIO PETULICCHIO (AUSTRALIA): La luce in fondo al tunnel. Con semplicità Ranieri ha riportato fiducia in un ambiente che sembrava avvolto da una nube di pessimismo autolesionista che non ricordo in 40 anni di Sampdoria vissuta. Primo non prenderle, i goal arriveranno, una ricetta tanto semplice quanto efficace, grazie anche ad un po’ di buona sorte con i goal allo scadere di Ramirez e Caprari. La situazione venutasi a creare non è semplice, abbassare la guardia adesso dopo i primi risultati positivi sarebbe la cosa più sbagliata da fare, ma obiettivamente la qualità della rosa non sarà eccelsa ma decisamente superiore a squadre come Lecce e Verona che ci stanno davanti. Assurdo sentire critiche a Quagliarella non tanto per quello che fatto per la nostra maglia ma per quanto si sbatta ogni domenica correndo dietro a ogni pallone. Quando i goal non arrivano, il morale si abbatte e tutto diventa più difficile, anche rincorrere l’avversario ma guai a pensare che sia un giocatore finito perché la salvezza della Sampdoria passa soprattutto dai suoi goal. Tocca a Caprari e Gabbiadini metterlo in condizione di tornare a segnare, magari contribuendo in prima persona come con Torino e Spal dando continuità alle prestazioni e cercando di limitare al minimo i passaggi a vuoto che purtroppo ne caratterizzano le prestazioni. Sotto con l’Udinese marinai avanti Sampdoria!!! 

MARIUS VADUVA (ROMANIA): stiamo vedendo una squadra più ordinata, coinvolta, caricata agonisticamente, forse anche più motivata e capace di dare tutto per raggiungere risultati utili. Tutto grazie all'avvento di mister Ranieri, un tecnco con grande esperienza e altrettanto spessore. Peccato per la sconfitta di Bologna e il pareggio acciuffato in extremis con il Lecce, reduce però dal prestigioso pari con la Juventus. Vedo finalmente la squadra in grado di uscire dalla zona molto calda, la difesa si è rimessa pienamente in sesto, abbiamo acquisito lo spirito giusto e maggiore consapevolezza dei nostri mezzi. Davanti stiamo ancora soffrendo tanto, giocherei con maggiore insistenza la carta Ramirez, oltre a Caprari uomo vittoria a Ferrara. La rosa sembra quasi abbondante in certi ruoli, considerando anche l'arrivo di Bertolacci. Dopo la sosta puntiamo ad un successo casalingo con l'Udinese e a gennaio in un paio di acquisti utili alla causa. Ho provato grandi emozioni a seguire la Sampdoria dal vivo al Ferraris nella sfida contro la Roma, straordinaria la vicinanza dei nostri tifosi, forza Doria!

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