Ferrero: "Mi aspetto tanto dal calcio. I tifosi sampdoriani sono i migliori del mondo. Amo questa città"

23.01.2019 22:49 di  Maurizio Marchisio   vedi letture
Ferrero: "Mi aspetto tanto dal calcio. I tifosi sampdoriani sono i migliori del mondo. Amo questa città"
© foto di Federico Gaetano

Massimo Ferrero, intervenuto davanti alle telecamere di Telenord, ha espresso la propria opinione su alcuni argomenti che stanno a cuore ai tifosi blucerchiati.

"Cosa diventerà Bogliasco? Voglio dire alle persone che li accoglieremo con nuovi comfort: ci saranno sedie per sedersi e un bar. Questa diventerà la casa della Sampdoria, una squadra che sta girando il mondo, che vuole crescere. Siamo qui a lavorare e dietro a quegli undici ragazzi che entrano in campo c’è un’azienda. Ci sono una serie di personaggi che cercano di fare capire agli altri che la Sampdoria è una cosa seria. I giocatori sono dei privilegiati ma lavorano.

Mi aspetto tanto dal calcio, invece nella Sampdoria prendo dei bei calci nel sedere che non mi merito. Il resto sono grandi soddisfazioni, perché oggi il presidente Ferrero è andato dal notaio e ha pagato i nuovi uffici di Casa Samp. Dal calcio mi aspettavo delle cose belle perché chi semina cacca raccoglie sterco, chi semina sorrisi raccoglie felicità e io sono un uomo che semina sorrisi. Mi aspetto che le persone siano felici, abbiano rispetto.

Zapata non era nei piani della Sampdoria. Giampaolo ogni tanto lo strozzerei, ma questo fa parte della stima nei confronti di un uomo. Zapata a lui non piaceva, Giampaolo ha un suo credo, una sua identità. Se vuoi Giampaolo è questo e quindi ti puoi anche aspettare che Zapata possa partire.

Quando sono arrivato ho detto cambiamo l’inno e mi hanno detto tutto e di più, io volevo aggiungere, rimodernare, perché a volte la gente rimane agli anni settanta e molte persone sono rimaste a Sapore di mare. Ma è come se le avessero detto di cambiare l’inno della Roma! E che c’è di male? L’importante è migliorare, nessuno si permetterà mai di cambiare la meravigliosa Lettera da Amsterdam. - Come riporta Telenord - È un inno meraviglioso ma anche un po’ triste. Se voi andate a vedere, all’inizio di una partita, ci deve essere il gioco, la forza, il rumore, la vita, per poi entrare in campo come undici leoni. Quella deve essere un’arena. Guardate in America: c’è musica e vita!

Adesso facciamo i lavori allo stadio, io voglio rimodernare l’audio perché è un po’ vecchiotto. Marassi è uno dei migliori stadi d’Europa ma va ristrutturato. Faremo stare bene i tifosi, metteremo bar e ristoranti. La prima cosa che voglio fare sono i bagni, questo è il mio primo investimento. Lo stadio non vale i soldi che hanno chiesto per acquistarlo. La gente viene meno allo stadio per tanti motivi. Io ho detto che i tifosi sampdoriani sono meravigliosi, i migliori del mondo. Sono tutti bravi, non sono razzisti, amano la squadra. Pensate che se la squadra perde tre a zero ancora tifano. Ma in mezzo ci sono anche tre scappati di casa che non sono tifosi ma gente che vuole fare confusione e che vuole i tafferugli. Ho detto che sono quattro scappati di casa e mi hanno sfondato.

Marco per me è un bravo allenatore, se vuoi Giampaolo lo devi accettare per quello che è, magari non ti farà vincere nulla, magari ti farà vincere lo scudetto, io me lo tengo stretto stretto. Se vuole rinnovare sono pronto a rinnovargli il contratto altri due annetti. Giampaolo è innamorato pazzo di me.

Il mercato non finisce mai, io ero contrario a spostare la chiusura del mercato al 31 di gennaio, il mercato non è ancora iniziato, l’ultima settimana succederà tutto. Ho comprato Gabbiadini, se avevo un posto per un extracomunitario mi riprendevo anche Muriel, il mercato non può finire. Tutti ce l'avevano per la vendita di Torreira ma abbiamo preso Ekdal e non l'ha fatto assolutamente rimpiangere. Sto cercando di trovare dei sostituti di Andersen e di Colley per giugno perché c’è grande carenza di difensori centrali quindi se vedo un ragazzino che ha 19 anni anche se costa un po’ di più lo prendo. Io sto qui perché ci sto provando con tutte le mie forze a vincere qualcosa, quando abbiamo perso con il Milan, in Coppa Italia, e ho detto quella frase, mi sono arrabbiato per un motivo, perché mi è sembrato ingiusto. Avevamo giocato benissimo e perderla mi è dispiaciuto, sarei voluto andare a Roma a giocarmi la Coppa Italia. Io amo questa città.

Io non ho litigato con nessuno, sono i tifosi ad avercela con me, forse perché sono romano, perché sono troppo sincero, perché sono troppo schietto, io voglio bene a questi ragazzi. Mi vogliono tutti bene: gli interisti, i romanisti, i fiorentini, i palermitani, mi amano tutti vorrei capire perché i miei tifosi sono arrabbiati con me, che cosa vogliono? La squadra va bene, compriamo giocatori di talento, spendo tantissimi soldi per giocatori, ragazzi i soldi li metto io quando va male, non voi. Non voglio fare appelli, non faccio cene, non parlo con i tifosi, mi vogliono tutti bene, la sera me ne vado a casa e dormo. Volevano lo stadio e gli è stato comprato, mi odiano perché aumento 10 euro un biglietto per entrare. 

Europa? Quest’anno stiamo cercando di arrivarci a tutti i costi, ci stiamo provando e mi auguro di farcela perché io ho più voglia di vincere di Giampaolo, più dei ragazzi, sono un uomo ambizioso, ora vado a Milano che sto cercando di prendere un calciatore importante che vuole una grande squadra, ma lo voglio pure io. Ci sto lavorando. La Sampdoria è l’unica che paga, una società patrimonializzata sia a livello immobiliare che nei calciatori, ora inauguriamo gli spogliatoi, una bella piscina, abbiamo aperto un altro club in Sicilia, la Liguria ha portato pochi calciatori, invece le regioni più importanti sono la Sicilia e la Campania perché vengono dalla fame e la fame ti fa diventare calciatore, quando non hai fame non diventi niente. Io ho fame di vittorie, di ambizioni e voglio andare via da qui quando mi cacceranno via i tifosi avendogli regalato una vittoria. Grazie a tutti e viva Lettera da Amsterdam."