Dossena a "Forever Samp": "Sabatini un valore aggiunto per la Sampdoria. Persona franca, "
L'ex blucerchiato Beppe Dossena intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione “Forever Samp”, condotta da Maurizio Michieli su Telenord, ha commentato il colpo Sabatini come nuovo responsabile dell’area tecnica blucerchiata e su cosa la Sampdoria si possa aspettare dal suo operato:
“Beh un enorme conoscenza del mercato e di tutti i mercati dai più ricchi ai meno ricchi. Una capacità di selezione e di giocarsi, quando si arriva su un giocatore con delle altre società concorrenti, la sua esperienza e la sua capacità. È un direttore sportivo che ha conoscenza di tutti i mercati e la capacità di essere presente, di alzare e abbassare il prezzo, di negoziare, di vendere. Ha poi un'enorme credibilità di fronte a tutti gli addetti ai lavori perché è una persona franca, diretta e a volte molto dura, ma poi questo alla fine viene apprezzato.”
Sulle dichiarazioni di Sensibile “è come aver preso un bomber da 20 gol” ha cosi risposto:
“Io sono convinto che qualcuno storcera il naso perché ha lavorato a tutti quei livelli e quindi il livello della Sampdoria, o meglio il mercato della Sampdoria non è ai livelli di Inter, Roma e Lazio, però la sua capacità di gestire, di aggregare, di parlare e di negoziare fa si che lui abbia rapporti a tutti i livelli e quindi in questo senso è un valore aggiunto per la Sampdoria. Su questo non ci sono dubbi.”
E in conclusione, visto il carisma di Sabatini e la sua leadership, ha cosi commentato sui possibili rapporti con la dirigenza doriana:
“Chi prende Sabatini, chi si porta in casa Sabatini in qualche maniera sa come comportarsi con lui. Sabatini ha un modo di lavorare, è suo, è totalitario nel suo ambito, è pressante e ingombrante ma non per la società perché è totalitario ma nelle sue scelte, nelle sue decisioni, nel suo modo di agire. Quindi avrà avuto tutto le garanzie e la società sa benissimo quali sono i rapporti che si devono tenere con Walter. Io credo che non ci saranno problemi a meno che cambino le carte in tavola.”