DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Thorsby insostituibile, Damsgaard bello ma poco concreto

La rubrica di approfondimento sul centrocampo blucerchiato
16.04.2021 09:18 di  Corrado Camera   vedi letture
DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Thorsby insostituibile, Damsgaard bello ma poco concreto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Le ultime due partite con Milan e Napoli mi hanno piacevolmente intrattenuto, se non divertito. Soprattutto a San Siro, fin dal fischio d’inizio ho visto una Sampdoria propositiva e volitiva. Contro il Napoli, questo spirito combattivo è invece emerso solo nel secondo tempo ma nel complesso sono due gare che reputo positive. La Sampdoria si è schierata con il 4-4-2 in entrambi i casi. Candreva ha occupato la fascia destra, Damsgaard la sinistra, Thorsby invece si è posizionato al centro con accanto a sé nel primo caso Silva e nel secondo, per far fronte all’emergenza, Jankto.

Contro i rossoneri, la partita degli esterni e del norvegese stata encomiabile. Per Candreva si è trattato sicuramente della miglior prestazione in stagione. Non si è risparmiato mai, è stato propositivo nella metà campo avversaria e soprattutto determinato e determinante in un numero incredibile di recuperi in aiuto a Bereszyński. Tante volte durante il campionato gli è stata rimproverata un po’ di indolenza, di mancanza di cattiveria in fase difensiva ma sicuramente tali recriminazioni non possono valere per la gara contro i rossoneri. Ha provato anche un recupero dell’ultimo secondo su Hauge in occasione del pareggio ma non c’è davvero nulla che gli si possa rimproverare. Vederlo così motivato è stato un piacere.

Allo stesso modo anche Damsgaard ha fatto una partita di grande sacrificio sulla sinistra. Ha fornito copertura in aiuto ad Augello ma soprattutto ha trovato degli importantissimi break in uscita, alleggerendo la spinta del Milan. Nello stretto ha mostrato ancora una volta una rapidità di passo e di dribbling impressionante. Fa scomparire la palla pur tenendola incollata al piede, mettendo in evidenza doti tecniche che pochi altri possiedono. Deve però diventare più concreto. Più che in uscita, dove riesce quasi sempre a procurarsi un fallo, in fase di impostazione. Anche a San Siro si è incaponito in un paio di circostanze in un dribbling di troppo, finendo in un imbuto tra gli avversari e perdendo il tempo del passaggio al compagno. Con il minutaggio crescente che gli verrà probabilmente concesso, avrà sicuramente modo di migliorare.

Contro il Napoli, sono invece apparsi entrambi sottotono, Damsgaard più di Candreva. L’italiano si è occupato prevalentemente di chiudere su Insigne, compito che ha svolto in maniera diligente. Il suo apporto offensivo si è però limitato a qualche calcio d’angolo ben battuto e ad una punizione tirata alle stelle. Il danese ha avuto invece un paio di buoni spunti nella prima frazione ma non è mai riuscito ad incidere. Ha subito la fisicità e i raddoppi dei centrocampisti del Napoli e non è praticamente mai riuscito a creare superiorità numerica, nemmeno quando spostato da laterale a trequartista.

Nella porzione centrale del centrocampo Morten Thorsby è stato la solita diga in entrambe le partite. Ci ripetiamo continuamente che tecnicamente può avere qualche limite ma è comunque sempre più chiaro che averlo in campo e in forma fa la differenza. Chiude, salta, lotta, si inserisce. Dal mio punto di vista è insostituibile. Contro il Napoli si è visto però che serve accanto a lui qualcuno che sappia gestire e giocare il pallone.

Jankto ci ha messo buona volontà ma ha dimostrato che fare il secondo centrale in una mediana a quattro proprio non è il suo ruolo. Le imprecisioni che lo contraddistinguono negli appoggi non gli permettono di gestire adeguatamente le transizioni, con il rischio di spezzare azioni sul nascere per errori o ancora peggio innescare ripartenze degli avversari già nella metà campo offensiva. Nel finale di partita, con il centrocampo a rombo e sul centro-sinistra, ha fatto meglio che nella prima frazione ma comunque è un ruolo che non gli permette di sfruttare al meglio le sue potenzialità (corsa e tempo negli inserimenti).

Con Ekdal infortunato, la leggerezza commessa da Adrien Silva in occasione del secondo giallo a San Siro è stata quindi pagata due volte, con l’inferiorità numerica per quasi un tempo e il reparto azzoppato per il match successivo. Considerata l’esperienza del giocatore è stata un’ingenuità enorme e un peccato, perché fino a quel momento, a parte due passaggi sbagliati, il portoghese stava dando un gran contributo in termini di recupero palla e impostazione e la partita si era messa molto bene con il vantaggio di Quagliarella.

Dopo l’espulsione si è visto per mezz’ora abbondante pure Askildsen. Il giovane norvegese è entrato molto concentrato e seppur senza brillare ha fatto densità e filtro, riuscendo a respingere insieme ai compagni le folate dei rossoneri. Credevo che Ranieri l’avrebbe riproposto dal primo minuto ma evidentemente ha preferito puntare sull’esperienza.

Le prossime tre partite vedranno impegnati i blucerchiati contro Hellas, Crotone e Sassuolo. La possibilità di raggiungere l’ottavo posto, il miglior risultato obiettivamente possibile per questa stagione, passerà da questi tre incontri con due scontri diretti. Silva rientrerà dalla squalifica ed Ekdal sembra in ripresa dall’infortunio, due ottime notizie per Ranieri e per noi tifosi.