DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE - Serve più cuore

14.11.2018 08:22 di Matteo Romano   vedi letture
DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE  - Serve più cuore
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una settimana di pesanti piogge hanno colpito e messo in difficoltà Genova, e anche quanto pare anche la Sampdoria ne ha subito effetti negativi, mostrandosi in campo stanca e con idee annebbiate. Domenica all'Olimpico splendeva il sole, tipico di una giornata primaverile, mentre la Samp per l'appunto, si è vestita di autunno. Un autunno grigio scuro quello della nostra squadra, che dopo un inizio di stagione pirotecnico e promettente, anche verso velleità europee, si è persa, specchiandosi troppo nella sua bellezza. Nelle due sconfitte con Torino e Roma non si può affermare che la Samp abbia perso le sue idee di gioco, anche se esse sono apparse più fragili e confuse. È mancato però il carisma, la rabbia e il dinamismo che avevano contraddistinto finora la formazione blucerchiata. In particolar modo il nostro centrocampo è vittima di questo appannamento. Emblema di questo periodo no sono le prestazioni di due giocatori che inizialmente si erano distinti tra i migliori, ossia Praet e Linetty. Il belga a Roma ha indossato la fascia da capitano ma non ha lasciato il segno, confermando un periodo di smarrimento. A differenza del compagno il polacco nelle scorse partite si è disimpegnato meglio, ma è naufragato anch'egli nella prova dell'Olimpico. Frenato dalla paura della diffida è però subito caduto nella frenesia del tranello, prendendosi un'ammonizione\ dopo pochi minuti. Di lì in poi la sua prestazione non è migliorata, sino alla sostituzione di fine primo tempo. A sostituire Karol è stato Jankto, ma il ceco ha confermato di essere l'ombra del giocatore indomabile ammirato ad Udine. Forse il modulo e il ruolo non gli calzano a pennello, ma l'indolenza mostrata testimoniano il perché sia fuori dai radar tattici del mister. Tra le note più "positive" (se possiamo trovarle nel secondo 4-1 consecutivo subito) la prestazione di Sala, subentrato a Praet.

L'ex Verona ha ripreso possesso del ruolo occupato nelle esperienze con Amburgo e a tratti con l'Hellas. Come mezzala è apparso più sicuro, più tranquillo nel poter offendere essendo libero da compiti difensivi. Dal suo destro è partito infatti l'assist per il gol della bandiera di Defrel. In chiaroscuro (tendendo più allo scuro) invece la partita di Gaston Ramirez. Più che a sprazzi si può dire che il fantasista si sia reso pericoloso solo nei primi cinque minuti della ripresa, con un bel sinistro che ha impensierito Olsen e con la conquista del rigore poi annullato dal Var. Dopo questi exploit anche il resto della sua prova, come anche nella prima frazione non può essere considerata positiva.
Il migliore in campo della sfida con i giallorossi è senza dubbio Ronaldo Vieira. Il "bambino" come apostrofato da mister Giampaolo ha dimostrato maturità nel ricoprire un ruolo delicato come quello del regista. Soprattutto in fase di rottura ha fatto intravedere le sue qualità, mentre in fase di impostazione è apparso ancora acerbo e scolastico (tuttavia la nostra interpretazione del ruolo di regista ha ancora come archetipo Lucas Torreira, e questo rende particolarmente impegnativo i termini di paragoni). Detto ciò l'anglo-guineano rimane comunque l'unica vera nota lieta nel pomeriggio infausto dell'Olimpico.
Il prossimo impegno è quello del Derby. Superfluo dire che occorrerà obbligatoriamente vedere un'altra Sampdoria e un centrocampo più dinamico e rapido nelle giocate. Giocheremo contro una formazione agguerrita dal punto di vista psicologico e proprio i nostri uomini della metà campo affronteranno nella loro porzione di campo avversari "muscolari" ma che possono essere messi in difficoltà alzando il livello tecnico e la velocità delle giocate. Servirà però un grande cuore, come si suol dire da "gettare" oltre l'ostacolo, per riprendere il nostro cammino. Doria Alè Cammineremo con Te.